Quel buio luminoso

Sulla drammaturgia di Jon Fosse

Leif Zern, tra i più importanti critici europei contemporanei, nel suo studio traccia un approfondito e stimolante ritratto artistico di Jon Fosse, Premio Nobel per la Letteratura: dai primi lavori Qualcuno verrà ed E non ci separeremo mai, fino al capolavoro Io sono il vento, l’autore analizza stile e influenze presenti nelle opere di uno dei massimi drammaturghi contemporanei, colui che ha saputo con i suoi testi «dare voce all’indicibile» e creare un vero e proprio «teatro della sospensione».

A cura di Vanda Monaco Westerståhl

Leif Zern

Nato nel 1939, è un giornalista, critico teatrale e autore svedese.

Fino al 1966 lavora per «il Quotidiano di Stoccolma», poi passa alla redazione della rivista letteraria «Blm».

Nel 1968 diventa critico teatrale del più importante quotidiano svedese, il «Dagens Nyheter» e tra il 1982 e il 1993 cura la sezione culturale del giornale «Expressen».

Oltre ai diversi impieghi giornalistici, è autore del romanzo di successo Kaddish på motorcykel, sulla vita degli ebrei a Stoccolma e di diversi volumi su cinema e teatro (Kritik e Vedere Bergman) e ha anche recitato un piccolo ruolo all’interno del film Puss & Kram del regista svedese Jonas Cornell.