Bestie incredule

Nel 2020 scoppiò una grande pandemia.

Gli uomini e le donne di tutto il mondo si ritrovarono dall’oggi al domani a dover prendere confidenza con nuove leggi, nuovi oggetti, nuove abitudini, per cercare di dare una regola all’inaspettato, per provare a contenere e dominare qualcosa che mutava al di fuori del loro controllo.

È già Storia.

È già mito.

È già accaduto quando Susanne decide di raccontare di quei giorni che ricostruisce dai racconti dei suoi cari.

Giorni che lei non ha mai vissuto, ma che hanno trasformato il mondo per sempre. In meglio? In peggio? Non ce lo dice, ma parlando da quell’altrove che è il nostro futuro ci lascia in dono l’onere e l’onore di dare forma al domani, al mondo che lei già sta abitando.

Simone Corso

Nasce a Patti, in Sicilia, nel 1990.

Il suo primo testo teatrale, Contrada Acquaviola n. 1, va in scena nel 2015 per la regia di Roberto Bonaventura cui seguono, negli anni, Vina Fausa – In morte di Attilio Manca diretto da Michelangelo Zanghì, Dante Muore (vincitore del Giovani Artisti per Dante di Ravenna Festival) di cui è anche regista, Vento da Sud-Est di cui è autore insieme ad Angelo Campolo, Lo scoglio del mannaroCasca il vento (esito del progetto Il deserto e la fortezza) e 82 pietre (vincitore della VI ed. de I Teatri del Sacro) dei quali è anche regista.

Nel 2020 è tra i partecipanti al corso Perfezionamento Dramaturg Internazionale presso la Scuola Iolanda Gazzerro di Ert Fondazione.

Coltiva un pluriennale rapporto artistico con la compagnia Nutrimenti Terrestri che collabora alla produzione di molti dei suoi spettacoli.