Harper Regan

Opera in undici quadri, che ha debuttato al National Theatre nel 2008.

Una storia coinvolgente e spiazzante che procede a ritmi serrati, portando in scena una splendida figura protagonista, la quarantunenne Harper Regan, e nove personaggi, tutti magistralmente definiti nella brevità e nella concentrazione dei dialoghi.

Harper abbandona improvvisamente il lavoro, il marito e la figlia adolescente per andare a trovare un’ultima volta il padre morente e il viaggio di andata e ritorno di soli due giorni, da Uxbridge (nei sobborghi di Londra) verso Stockport e Manchester, diventa un percorso di presa di coscienza lungo il quale emergono i nodi irrisolti della sua vita, le sue difficoltà personali e famigliari.

Il confronto con la malattia, gli incontri con uomini molto più giovani e più anziani di lei, il ritorno ai luoghi dell’infanzia trasformano rapidamente il viaggio della donna in una violenta e a tratti comica esplorazione della morale del sesso e della morte, delle relazioni con i genitori, con la figlia, il marito e prima di tutto con se stessa.

A cura di Lucio De Capitani.

Simon Stephens

Nato a Manchester nel 1971, è un drammaturgo inglese.

Dopo avere insegnato per alcuni anni al Royal Court Theater, nel corso per Young Writers, è diventato ‘artista associato’ del Lyric Hammersmith di Londra, dove hanno debuttato le sue pièces Morning e Three Kingdoms (entrambe nel 2012) e della Step Theatre Company di Chicago che ha portato in scena le prime statunitensi di Motortown (2006) e Harper Regan (2008).

Ha scritto una trentina di testi, rappresentati da importanti teatri del Regno Unito e di altri paesi del Commonwealth, negli Usa e nel Canada, in Olanda, in Germania, nell’est Europa.

Autore premiatissimo, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (2012, dal romanzo di Mark Haddon) ha vinto il prestigioso Tony Award 2015.