L’attrice divina

Eleonora Duse nel teatro italiano fra i due secoli

Il libro racconta la vita artistica della divina, dagli esordi napoletani con la compagnia di Rossi fino al sodalizio con D’Annunzio e il rientro sulle scene dopo il lungo ritiro.

Non dunque una semplice biografia, magari incentrata sulle storie amorose, i viaggi e le difficoltà economiche, quanto piuttosto l’analisi delle sue interpretazioni, dai testi alla moda, negli ultimi decenni dell’Ottocento, di Dumas e Sardou fino al breve incontro con Shakespeare mediato da Arrigo Boito, il sofferto incontro con Ibsen e poi i personaggi dannunziani di Francesca da Rimini e della cieca nella Città morta.

Ma tenendo conto che la vita intima e il pensiero hanno profondamente determinato il suo modo di recitare e il suo rinnovato stile dolente.

Particolare rilievo acquistano agli esordi la grande interpretazione di Santuzza nella Cavalleria rusticana di Verga e, negli ultimi, il film Cenere e La donna del mare.

Prefazione di Elena Bucci.

Cesare Molinari

Tra i massimi studiosi italiani di storia del teatro, è professore emerito dell’Università di Firenze.

Ha insegnato, in qualità di professore invitato, nelle Università di Parigi, Toronto e Santiago del Cile.

Fra le sue opere si ricordano: Spettacoli fiorentini del Quattrocento (1961); Le nozze degli dei (1968); L’attrice divina (1985, riedito da Cue Press nel 2018); La commedia dell’arte (1985, riedito da Cue Press nel 2022); Storia di Antigone (1974); Bertolt Brecht (1996); L’attore e la recitazione (2006); Teatro e antiteatro dal dopoguerra a oggi (2007).