Lessico del dramma moderno e contemporaneo

Dalla A di Azione alla V di Voce, oltre cinquanta parole chiave che permettono di orientarci nello studio delle drammaturgie moderne e contemporanee.

Un’immersione dentro quella «crisi della forma drammatica» che si apre negli ultimi decenni del diciannovesimo secolo e si protrae fino ai giorni nostri.

Uno strumento prezioso, allo stesso tempo teorico, metodologico e analitico, per affrontare le scritture drammatiche del passato – legate al naturalismo e al simbolismo – e del presente.

A cura di Davide Carnevali.

Traduzione Lucia De Girolamo.

Contributi di Marco Consolini e Gerardo Guccini.

Jean-Pierre Sarrazac

Nato nel 1946, è drammaturgo, regista, formatore di attori e docente universitario francese. 

Fondatore del Gruppo di ricerca sulla poetica del dramma moderno e contemporaneo che dirige fino al 2010 con Jean-Pierre Ryngaert nell’Istituto di studi teatrali di Parigi 3, coordina numerose pubblicazioni collettive come il libro tributo a Bernard Dort o Il lessico del dramma moderno e contemporaneo.

Basando la sua pratica sulla riflessione intorno alla crisi del dramma contemporaneo in riferimento ad autori come Strindberg, Brecht, Beckett, Koltès, Sarrazac persegue una ricerca originariamente nutrita dalla fertile influenza di Bernard Dort.

Ha portato alla teatrologia contemporanea alcuni concetti fondamentali come le nozioni di rapsodia e di dramma della vita, un nuovo approccio all’arte della deviazione ed una ridefinizione ‘luminosa’ della parabola.

Groupe de recherche sur la poétique du drame moderne et contemporain

Fondato nel 1995, è formato da professori, dottorandi, autori, legati al gruppo di ricerca della Poetica del dramma moderno e contemporaneo, presso l’Institut d’Études théâtrales dell’Université Paris III.

Davide Carnevali

Nato a Milano nel 1981, è autore, teorico, docente, traduttore dal catalano e dallo spagnolo.

Ha conseguito il dottorato all’Universitat Autònoma de Barcelona dopo un periodo di studi alla Freie Universität Berlin.

La sua ricerca si concentra sull’analisi di strutture drammatiche che si oppongono ai principi di coerenza derivati dalla logica classica.

Tradotte in dodici lingue, le sue drammaturgie sono state presentate in diversi festival e stagioni teatrali internazionali.

Con Variazioni sul modello di Kraepelin (Einaudi, 2018) vince nel 2009 il Theatertext als Hörspiel al Theatertreffen di Berlino, il Premio Marisa Fabbri al Premio Riccione per il Teatro e, nel 2012, il Prix de les Journées de Lyon des Auteurs.

Come fu che in Italia scoppiò la rivoluzione ma nessuno se ne accorse riceve il Premio Scintille del Festival Asti Teatro 2010 e il Premio Borrello alla nuova drammaturgia 2011.

Nel 2013 viene incluso tra i trentacinque autori più rappresentativi della storia dello Stückemarkt Theatertreffen e si aggiudica il Premio Riccione per il Teatro con Ritratto di donna araba che guarda il mare.