Materiali per una tragedia tedesca

Autore di punta della nuova drammaturgia italiana, Antonio Tarantino ripercorre, in un kolossal da ottantacinque personaggi, uno dei periodi più complessi degli anni Settanta: lo scandalo della «Germania d’autunno», le imprese della banda Baader-Meinhof, il rapimento e l’uccisione del grande industriale Schleyer, il dirottamento di un aereo della Lufthansa a Mogadiscio da parte dei fedayndi aerei, le strategie politiche violentemente del governo Schmidt e il «suicidio di stato» dei terroristi tedeschi nella prigione di Stammheim.

Un momento buio di grave crisi politica, vissuto da un paese ricco di allarmanti ambiguità, viene ricreato con il taglio dei grandi classici in un linguaggio basso che gioca comicamente sulle tecniche del varietà, mobilitando la gente comune in un viaggio tra i continenti che si prolunga al di là della vita.

Uno dei testi più polemici degli ultimi anni.

L’edizione contiene i disegni inediti di Antonio Tarantino, brani dell’opera mai pubblicati, una prefazione dell’autore, i contributi di Fabrizio Arcuri e Matteo Angius.

Antonio Tarantino

Nato a Bolzano nel 1938, si trasferisce in giovane età a Torino.

Fino agli anni Novanta lavora come artista figurativo e approda nel mondo teatrale solo dopo i cinquant’anni, quando nel 1993 vince il premio Riccione per il Teatro con Stabat Mater e La passione secondo Giovanni.

Tra le altre pubblicazioni per il teatro uscite per Cue Press si ricorda: Giuseppe Verdi a Napoli (Cue Press, 2017), Materiali per una tragedia tedesca (prima ed. Ubulibri, 2000, riedito da Cue Press, 2016), Gramsci a Turi (Ubulibri, 2009, riedito da Cue Press, 2021), il postumo Barabba (2021), Dittico Arabo (2021) e Dittico Italiano (2022).