Media teatro memoria

Ustica e il teatro reticolare di Marco Paolini

Quando pensiamo a Ustica di Marco Paolini, a cosa pensiamo?

Al Canto a Bologna e Palermo?

Al Racconto in teatro o a quello allestito sul Cretto di Burri a Gibellina?

Al teatro interiore suscitato dalla diretta radiofonica o alla differita televisiva integrata da immagini di repertorio?

Al video Rai o al film di Davide Ferrario?

A quello che ci hanno raccontato o a quello che abbiamo visto ‘con i nostri occhi’?

Forse a tutte queste visioni insieme.

O almeno a quelle che ciascuno di noi ha potuto raccogliere nella propria esperienza personale.

Ciascuna di esse influenza le altre e concorre a formare un’immagine complessiva dello spettacolo – come del caso giudiziario e della vicenda umana attraverso lo spettacolo – e dunque contribuisce al deposito memoriale.

Fernando Marchiori ricostruisce il percorso di Marco Paolini fra teatro, cinema e televisione per raccontare la strage del Dc9 Itavia del 1980 e insieme delinea la nascita di un ‘teatro reticolare’, nomade e multimediale, attraverso alcuni degli spettacoli più noti dell’attore veneto, come Il racconto del Vajont, Parlamento chimico, Il Sergente, e progetti come Teatro Civico e gli Album per la tv.

Fernando Marchiori

Ha curato varie opere dedicate al teatro contemporaneo, tra le quali César Brie e il Teatro de los Andes (Ubulibri 2003), Il Teatro Vagante di Giuliano Scabia (Ubulibri 2005), Beckett Puppet. Studi e scene tra Samuel Beckett e il teatro di figura (Titivillus 2007), Megaloop. L’arte scenica di Tam teatro musica (Titivillus 2010), Teatro persona (Titivillus 2012).

Per Einaudi ha pubblicato nel 2003 il saggio Mappa Mondo e nel 2009 (con Daniele Del Giudice e Marco Paolini) I Tigi da Bologna a Gibellina, sulla memoria della strage di Ustica e la sua ricostruzione teatrale.

Tra letteratura comparata e arti performative il volume Negli occhi delle bestie. Visioni e movenze animali nel teatro della scrittura (Carocci 2010).

Tra i testi narrativi, il romanzo Scritto dentro (Poiesis 2012) e il racconto Berta è scappata (con disegni di Franco Hüller, Titivillus 2013).

Critico teatrale per «Ateatro.it», dal 2009 è direttore artistico di «Scene di paglia», festival itinerante nelle province di Padova e Venezia.