Sguardi sul contemporaneo

Le scritture del reale

I quaderni del Fit nascono in occasione della venticinquesima edizione del Festival Internazionale del Teatro e della Scena Contemporanea (Lugano, 30 settembre - 9 ottobre 2016) come spazio di riflessione e condivisione di sguardi.

Un tavolo di confronto che quest’anno ha selezionato due categorie di professionisti: autori/drammaturghi e critici.

Nasce e si sviluppa, nel 2016, come strumento per tornare a ragionare di teatro e sul teatro, da un duplice punto di vista: quello delle prospettive critico/teoriche e quello delle diverse prassi della scena.

Ogni volume metterà così a fuoco, anno per anno, professionalità e ambiti che costituiscono il variegato mosaico delle arti performative.

Questa prima edizione si interroga sulle azioni drammaturgiche, e in particolare su quelle che abbiamo qui chiamato scritture del reale.

Nelle prospettive teoriche, i critici intervengono sull’allontanamento del teatro contemporaneo dai grandi apparati rappresentativi, sulla creazione di uno spazio nuovo, e di conseguenza su un rinnovato rapporto con il pubblico.

E queste nuove scritture, spesso orientate alla dimensione dell’auto-rappresentazione, non possono che richiedere un nuovo statuto di attore.

Nella seconda parte, i drammaturghi indagano invece il rapporto tra partiture sceniche e contemporaneità, tra scrittura per il teatro e realtà di oggi.

Partendo dalla visione degli spettacoli del festival, i due gruppi di lavoro hanno prodotto contributi trasversali che compongono questo primo volume, andando a riflettere sulle nuove istanze della scena contemporanea.

Contributi

Mariano Dammacco, Angela Dematté, Cristina Galbiati, Francesca Garolla, Maddalena Giovannelli, Simona Gonella, Renato Palazzi, Francesca Serrazanetti.

Paola Tripoli, direzione artistica Fit - Festival Internazionale del Teatro e della Scena Contemporanea.

Carmelo Rifici, direttore artistico di Lugano in Scena.