SPAM

Un mese intero di spamming nella posta elettronica di uno stranito professore universitario, è il fulcro attorno a cui vortica la girandola scoppiettante di questo ingegnoso testo, creato da uno dei maggiori esponenti dell’odierno panorama internazionale della scrittura e del teatro.

Avvalendosi della collaborazione drammaturgica della sua traduttrice d’elezione, la regista Manuela Cherubini, il teatrista argentino Spregelburd congegna una pièce che è una sorta di sistema modulare, in cui la cronologia dei giorni e degli eventi si pone come un mosaico di pezzi intercambiabili fra loro: tanto che se ne potrebbero eliminare diversi a piacere, senza tuttavia far perdere al lettore il filo del divertimento combinatorio e della giocosa meraviglia che si tende una pagina dopo l’altra.

Si resta difatti ammirati, sorpresi e magari felicemente confusi dal tourbillon di fatti, misfatti e atipiche ricostruzioni, inanellati lungo 31 capitoli nei quali s’intrecciano personaggi, situazioni e vicende sul filo di una verosimile improbabilità.

A partire dalle dubbie relazioni di carattere accademico del protagonista, ad ancor più dubbie figure di varia specie; passando per loschi giri di denaro e traffici d’innocenti bambole osé, con dotti détour intorno a favolose lingue antiche e disquisizioni improvvise sulle dimensioni dell’organo genitale maschile.

Tutto questo – e molto altro – innerva una drammaturgia a-centrica capace di dilatare, pertanto, i confini del pensiero e le possibilità racchiuse nell’immaginazione umana di escogitare invenzioni che aiutino noi, di giorno in giorno, ad affrontare indomiti la catastrofe del Reale che ci assedia.

Traduzione e collaborazione drammaturgica di Manuela Cherubini, prefazione di Andrea Ciommiento.

Rafael Spregelburd

Nato a Buenos Aires nel 1970, è autore, traduttore, regista e attore.

Formatosi con Ricardo Bartis, Mauricio Kartun e José Sanchis Sinisterra, fin dai suoi esordi ha svolto la sua attività e ricerca in modo ampio e molteplice, sia in ambito teatrale che cinematografico e televisivo.

Dopo avere fondato con Andrea Garrote la compagnia El Patrón Vázquez nel 1994, con cui ha realizzato gran parte dei suoi spettacoli, nel nuovo millennio si è affermato anche a livello internazionale conquistando rilevanti riconoscimenti e successi artistici.

Oltre a essere tradotto in più di una quindicina di lingue, come autore e teatrante ha infatti ottenuto commissioni e residenze presso istituzioni di prestigio quali il Royal Court e il National Theatre di Londra, l’Akademie Schloß Solitude e il Theaterhaus di Stoccarda, la Deutsches Schauspielhaus di Amburgo, la Schaubühne di Berlino, il Nationaltheater di Mannheim, il Badisches Staatstheater di Karlsruhe, il Chapter Arts Centre di Cardiff e l’atelier europeo dell’École des Maîtres.

Prolifico e irrequieto, geniale e sfaccettato, tra le sue moltissime opere si ricordano almeno quelle più conosciute in Italia: dalla saga argentina Bizarra (2003) all’imponente Eptalogia di Hieronymus Bosch (1996 – 2008), da Lucido (2006) a SPAM (2012) sino al recente mash-up di Furia avicola.

Da menzionare infine la sua notevole capacità teorica, di cui è un esempio il volume del 2014 Il teatro, la vita e altre catastrofi.