Strindberg: scritti sul teatro

Questo volume presenta e inquadra storicamente, alla luce dei più aggiornati esiti della ricerca specialistica, i principali scritti sul teatro (la drammaturgia, l’attore, la scenografia, Shakespeare e Goethe) che August Strindberg ha steso a partire dalla sua attività di critico negli anni Settanta dell’Ottocento sino al 1910, quando si conclude la parabola sperimentale del Teatro Intimo di Stoccolma.

Ne emerge un affresco (di qualità spesso narrativa) che illumina dall’interno le più profonde trasformazioni della scena europea dal Naturalismo all’Espressionismo e spiega, in tutte le sue implicazioni tecniche, il processo creativo della drammaturgia strindberghiana, uno dei prodotti più emblematici e complessi, fra Realismo e Misticismo, della storia del teatro moderno.

Franco Perrelli

È ordinario di Discipline dello Spettacolo presso il Dams dell’Università di Torino.

Premio Pirandello 2009 per la saggistica teatrale, nel 2014, gli è stato attribuito il prestigioso Strindbergspris della Strindbergssållskap di Stoccolma per i suoi studi sul drammaturgo svedese.

Fra le sue ultime pubblicazioni: La seconda creazione. Fondamenti della regia teatrale (Torino, Utet, 2005); I maestri della ricerca teatrale. Il Living, Grotowski, Barba e Brook (Roma-Bari, Laterza, 2007); Strindberg: la scrittura e la scena (Firenze, Le Lettere, 2009); Ludvig Josephson e l’Europa teatrale (Acireale-Roma, Bonanno, 2012); Storia della scenografia. Dall’antichità al ventunesimo secolo (Roma, Carocci, 2013); Poetiche e teorie del teatro (Roma, Carocci, 2015); Strindberg l’italiano (Bari, Edizioni di Pagina, 2015).

August Strindberg

August Strindberg è nato a Stoccolma nel 1849, dove morì nel 1912. Scrittore controverso, dalla creatività esuberante e debordante nei campi della scienza e della pittura; personalità dalla vita travagliata e dalla spiritualità scissa fra materialismo e occultismo, ha contribuito in termini decisivi a una definizione avanguardistica della scrittura e soprattutto del dramma novecentesco.

In quest’ambito, opere come Il padre (1887), La signorina Julie (1888), Un sogno (1901) e i drammi da camera del 1907 restano pietre miliari di un’invenzione scenica su cui Eugene O’Neill si è categoricamente espresso:

Strindberg resta fra i più moderni dei moderni, il più grande interprete in teatro dei conflitti spirituali più caratteristici che costituiscono il dramma, il sangue, delle nostre vite oggi.