Teatro

Partenza per Cardiff
La luna dei Caraibi
Olio
Sotto la croce
Il lungo viaggio di ritorno
L’imperatore Jones
Anna Christie
Desiderio sotto gli olmi

Tra i massimi drammaturghi del Novecento, Eugene O’Neill ha saputo coniugare nel suo teatro il duro realismo a un’immaginazione poetica quasi romantica, in una creazione artistica quasi sempre «ossessionata dal destino biologico di stirpi condannate dalla spietatezza del capitale».

In questa ricca antologia in tre volumi vengono riproposti i suoi testi più importanti: dai primi scritti Partenza per Cardiff (1916) e La luna dei Caraibi (1918), passando per i Pulitzer Anna Christie (1922) e Strano interludio (1928), fino alla trilogia Il lutto si addice a Elettra (1936), opera che ha consacrato O’Neill tra i più importanti autori della letteratura mondiale.

A cura di Luca Scarlini

Eugene O’Neill

È nato a New York nel 1888 da una famiglia di origine irlandese, dopo un irregolare ciclo di studi (frequentemente interrotto da avventurosi viaggi in Sud America e Africa, luoghi esotici che faranno da sfondo a molti suoi scritti), nel 1926 si laurea a Yale.

Già alla fine degli anni Dieci, O’Neill aveva comunque intrapreso la strada della scrittura, raggiunge infatti nel 1920 la notorietà con Oltre l’orizzonte, il primo di tre premi Pulitzer: i successivi sarebbero stati nel 1922 per Anna Christie e nel 1928 per Strano interludio.

Divenuto oramai uno scrittore di fama mondiale, nel 1936 ricevette il Nobel per la Letteratura.

Spentosi bel 1953, lascia una eredità di oltre cinquanta opere teatrali, tra cui si ricordano: Desiderio sotto gli olmi (1924), Il lutto si addice a Elettra (1936), Lungo viaggio verso la notte (1940).