Teatro

Polvere
Masculu e fìammina
Saverio e Chadli vs Mario e Saleh

La raccolta vuole fornire una panoramica a tutto tondo del teatro di Saverio La Ruina: da ogni drammaturgia, ciascuna rivolta a un importante tema sociale (il razzismo, il sessismo, l’omofobia e, più in generale, «l’incomunicabilità tra diversi»), la cui rilevanza ha assunto, nel mondo contemporaneo, oramai un aspetto quasi emergenziale nella sua drammaticità, affiora la sensibilità di un artista che, dalla scrittura fino alla messa in scena, sa misurare parole e gesti, costruendo personaggi vivi, che nelle loro forze e debolezze, sanno – anche nella loro disumanità – essere umani: ciò rende le storie di La Ruina sempre attuali, in ossequio a quella funzione «catartica» che la tradizione ha assegnato all’arte teatrale.

Saverio La Ruina

Si diploma alla Scuola di Teatro di Bologna e debutta in teatro con Leo de Berardinis. 

Laureato al Dams di Bologna, continua la sua formazione con Jerzy Sthur, Ludvik Flaszen e Eimuntas Nekrosius.

Vince due Premi Ubu come Migliore Attore e per il Miglior Testo Italiano con Dissonorata e un Premio Ubu per il Migliore Testo Italiano con La Borto, nei quali «anche le vicende più dure parlano la lingua della poesia», come recita la motivazione del premio Hystrio alla Drammaturgia per i due lavori. 

Ancora un Premio Ubu come Migliore Attore per Italianesi, due Premi Enriquez come Migliore Attore e per la Migliore Drammaturgia per Polvere, i Premi Lo Straniero e Ruccello all’attività complessiva.

Con Masculu e fiàmmina debutta al Piccolo Teatro di Milano e ottiene una candidatura al Premio Le Maschere del Teatro Italiano come Migliore Interprete di Monologo.

Tutte le sue opere sono state tradotte e messe in scena in diversi Paesi.