Catalogo News Autori Interactive eBook
Logo Cue press Catalogo News Autori Interactive eBook

Cue /kju:/

In lingua inglese il termine significa: battuta d’entrata, attacco, suggerimento, imbeccata, segnale.

Premi

Prossime uscite

Bando StartUp Innovative

16 feb 2019

«Il teatro è un coro del noi», il manifesto di Marco Martinelli

Felice Sblendorio su «Bonculture».

Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, perché il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte. Lo immaginava così il teatro Leo De Berardinis in uno dei suoi tanti scritti sul cosa e come deve essere il teatro. Cosa e come: i due interrogativi che chi abita quel luogo mette in discussione continuamente, senza mai porre l’ultima parola. Il teatro è visione,...

vedi anche:
  • Farsi luogo
collegamenti:
  • Bonculture
11 feb 2019

L’irrefrenabile Savinio. Non solo musica e pittura. Visionario di una scena mitico-surrealista, scardinò il teatro borghese

Andrea Bisicchia su «lo Spettacoliere».

Ad Alessandro Tinterri, che insegna Storia del teatro all’Università di Perugia, dobbiamo un libro fondamentale su Piandello capocomico , edito da Sellerio nel 1987, dove sono elencati, con relative distribuzioni, i cinquanta spettacoli realizzati al Teatro D’Arte, nelle Stagioni 1925-28, dove figurano autori come Massimo Bontempelli con Nostra Dea (22 aprile 1925), Alberto Savinio con La morte di Niobe (14 maggio 1925), Rosso di San Secondo con Marionette, che passione (29 giugno...

vedi anche:
  • Savinio e lo spettacolo
collegamenti:
  • lo Spettacoliere
21 gen 2019

Un vigile contro la ʼndrangheta. In Calabria? No, in un tranquillo paesino romagnolo. La piovra ormai è dappertutto

Andrea Bisicchia su «lo Spettacoliere».

Recensire un testo che è nato per la scena è diverso che recensire lo spettacolo da cui è tratto. Si utilizzano metodologie d’approccio diverse perché, se il lettore è portato a fantasticare, lo spettatore di professione ricorre a canoni di giudizio diversi. Il testo trattato è Va pensiero di Marco Martinelli, pubblicato da Cue Press nella collana che Mattia Visani ha dedicato alla drammaturgia del terzo millennio. Perché ho scelto Va pensiero ? Perché, da tempo, mi occupo di teatro...

vedi anche:
  • Va pensiero
collegamenti:
  • lo Spettacoliere
17 gen 2019

Necessità e utopie degli Stracci della memoria

Viviana Raciti su «Teatro e Critica». Quinta di copertina. Stracci della memoria è il volume edito da Cue Press che ripercorre il percorso di ricerca e formazione della compagnia di Instabili Vaganti, formata da Anna Dora Dorno e...

«Ricucire i resti delle nostre differenti memorie (individuali, storiche, antropologiche) e ripararne i traumi nell’unità di uno spettacolo-rito»: una proposta deflagrante, utopica, forse la diremmo provocatoriamente fuori moda, oggi, e perciò più che mai necessaria. È questo il senso di Stracci della Memoria , progetto internazionale pluridecennale di ricerca e formazione nelle arti performative a cura di Instabili Vaganti e ora titolo del volume dedicato al loro lavoro. Lo riporta...

vedi anche:
  • Stracci della memoria
collegamenti:
  • Teatro e Critica
17 gen 2019

Una stagione teatrale lontana dal presente

Andrea Bisicchia su «Il giornale».

Il teatro non è mai immune da ciò che accade nella vita sociale, anzi ne è il testimone visibile e invisibile, suo compito è quello di sviluppare il pensiero critico col solo mezzo che ha a disposizione, quello del linguaggio scenico che può essere di tipo rappresentativo o performativo. Milano ha scelto, con i suoi teatri più importanti, il primo tipo, con abbondanza di adattamenti, riscritture, rielaborazioni di classici antichi e contemporanei e con risultati che accontentano il...

vedi anche:
  • Introduzione ai Performance Studies
collegamenti:
  • Il Giornale
13 gen 2019

Stracci della memoria

Valentina De Simone su «Che teatro fa».

C’è un respiro profondo nelle pagine di Stracci della memoria , il volume edito da Cue Press nel quale Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola, fondatori di Instabili Vaganti, attraversano la genesi e lo sviluppo, composito, frammentario, fervido, dell’omonimo progetto internazionale di ricerca e di formazione nelle arti performative da loro ideato, e che dal 2006 li conduce in giro per il mondo. Un percorso dettagliato nelle sue varie articolazioni che esplora le sinergie e gli innesti fra...

vedi anche:
  • Stracci della memoria
  • Stracci della memoria
collegamenti:
  • Roma - Repubblica.it
10 gen 2019

Martinelli, drammaturgo tra testo e scena nel libro di Maria Dolores Pesce

Franco Acquaviva su «Pac - Magazine di Arte e Cultura».

In che modo l’atto dello scrivere si innesta nella disciplina di un gruppo teatrale? Sappiamo quanto l’autore sia sempre una sorta di terzo incomodo alle prove. Un caso esemplare è quello raccontato in Romanzo teatrale di Bulgakov, che ci consente di entrare in pieno nell’universo frustrante (per l’autore), ma non meno sconcertante per gli attori e il regista (in questo caso gli attori del teatro d’arte e il demiurgo Stanislavskij), delle prove di un testo in vista dello spettacolo. È...

vedi anche:
  • Va pensiero
collegamenti:
  • Pac - Magazine di Arte e Cultura
08 gen 2019

Teatro d’origine di Angela Demattè

Marcello Isidori su «dramma.it».

I testi di Angela Demattè raccolti in questa elegante pubblicazione a cura di Cue Press sono effettivamente, come da titolo, legati tra loro dalla tematica dell’origine. In genere si potrebbe parlare di ispirazioni autobiografiche dell’autrice, ma il termine origine  non è soltanto questo, è molto di più. Origine è la terra da cui veniamo, la cultura, il dialetto, la nostra famiglia. È inoltre il tessuto socioculturale in cui si sono formati, anche se in diversi periodi...

vedi anche:
  • Teatro d’origine
collegamenti:
  • dramma.it
24 dic 2018

Uno spettacolo senza spettacolo. Cioè performance. Finché non ebbe a che fare con crisi e drammi di popoli. E fu Living

Andrea Bisicchia su «lo Spettacoliere».

Consiglio a tutti gli amanti del teatro, della danza, della musica, di leggere il volume di Richard Schechner: Introduzione ai Performance Studies , edito da Cue Press, trattandosi di un viaggio, ricco di mappe, annotazioni, interventi di studiosi, bibliografia comparata, che permette di addentrarci in un argomento di cui, in maniera impropria, si è fatto un uso e abuso sproporzionato, visto che sembra tutto sia diventato performativo. La Performance appartiene a una tradizione...

vedi anche:
  • Introduzione ai Performance Studies
collegamenti:
  • lo Spettacoliere
10 dic 2018

Anna Barsotti, Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile

Simona Scattina su «Arabeschi».

Anna Barsotti con Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile (Cue Press, 2018) torna ad occuparsi di uno degli autori-attori più emblematici della drammaturgia italiana del Novecento. Non nuova al teatro di Eduardo (ricordiamo Introduzione a Eduardo , per Laterza, 1992; Eduardo drammaturgo , per i tipi Bulzoni, 1995; la cura per Einaudi dell’edizione della Cantata dei giorni dispari , 1995, e della Cantata dei giorni pari , 1998; la monografia Eduardo sempre per Einaudi , 2003...

vedi anche:
  • Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile
collegamenti:
  • Arabeschi
06 dic 2018

Eleonora Duse torna sulla scena

Roberto De Monticelli sul «Corriere della sera», 12 giugno 1985.

Improvvisamente ritorna all’attenzione del pubblico, sui giornali e alla televisione, l’immagine di Eleonora Duse. Perché? Non ricorre in questi giorni alcun anniversario, nessuna particolare occasione celebrativa è prevista. Che succede? Da quale soprassalto della memoria collettiva scaturisce una volta di più questo fantasma inquietante? Per iniziativa dell’Ente Festival di Asolo una mostra sulla ‘divina’ si è inaugurata in questi giorni a Palazzo Venezia, ideata e ordinata da quel grande...

vedi anche:
  • L’attore
  • L’attrice divina
28 nov 2018

Quei maestri del teatro russo tra disciplina e rivoluzione

Andrea Bisicchia su «il Giornale». Una rassegna in lingua al Piccolo rilancia la grande lezione cominciata da Mejerchol’d e Nekrosius.

La morte di Nekrosius, di matrice lituana, rivoluzionario quanto il suo maestro Mejerchol’d e altrettanto innovatore del linguaggio scenico soprattutto con i suoi Shakespeare barbaraci, grazie all’uso, sulla scena, di elementi primordiali come aria, acqua, fuoco e terra, è l’occasione per poter ritornare a parlare del regista che andò oltre Stanislanskij per traghettare la regia russa verso il secondo e terzo millennio, ovvero verso Vassiliev e Nekrosius. L’editore Cue Press ha appena...

vedi anche:
  • 1918: lezioni di teatro
  • L’attore biomeccanico
  • Le mie regie
  • Le mie regie
  • Le mie regie
  • Le mie regie
collegamenti:
  • Il Giornale
27 nov 2018

Stracci della memoria

Vincenzo Carboni su «persinsala.it».

Il libro, di fatto, è la raccolta dei diari di lavoro, di dodici anni di ricerca, intorno al tema della memoria. Questa è intesa dagli autori come una borsa, ma una borsa bucata, simile a quel vaso forato a cui Lucrezio nel  De Rerum natura  paragona l’essere umano. I ricordi sono la prima cosa che perdiamo o che ci restano? La sensazione è quella di essere sorretti da un vuoto, dietro al quale si agitano le ombre della nostra verità. Freud le...

vedi anche:
  • Stracci della memoria
collegamenti:
  • persinsala.it
04 nov 2018

E con la Rivoluzione d’Ottobre, Mejerchol’d rivalutò il teatro povero. In un vicolo, o in un granaio, con semplici materiali

Andrea Bisicchia su «lo Spettacoliere».

Il 25 Ottobre 1918 la rivoluzione russa non fu solo un evento politico o ideologico, bensì anche culturale. I teatri imperiali cedettero il posto a quelli statali, le scene decorative a quelle fatte di nulla, la recitazione declamatoria a quella naturalista, il testo all’autonomia della messinscena. Ciò che accadde, in quella data famosa, diventerà il modello per le rivoluzioni artistiche successive che coinvolsero l’architettura, la pittura, la musica, il teatro, la scrittura, con...

vedi anche:
  • 1918: lezioni di teatro
collegamenti:
  • lo Spettacoliere
31 ott 2018

Anna Barsotti, Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile

Giovanni Antonucci su «Teatro contemporaneo e cinema».

Anna Barsotti, ordinario di Discipline dello Spettacolo all’Università di Pisa, ha dedicato a Eduardo De Filippo una parte importante della sua attività, sia come autrice di alcune importanti monografie che come curatrice di una fortunata edizione della Cantata dei giorni dispari e della Cantata dei giorni pari . Ora ripubblica uno dei suoi saggi più significativi, Introduzione a Eduardo del 1992, accompagnandolo con alcune nuove pagine, dedicate da una parte alle edizioni e varianti...

vedi anche:
  • Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile
21 ott 2018

L’ossessione di Eduardo nel creare i suoi personaggi, le loro storie di miserie, di sofferenze e di solitudini. E i loro silenzi

Andrea Bisicchia su «lo Spettacoliere».

Anna Barsotti, da vent’anni, lavora al teatro di Eduardo. Ha curato, per Einaudi, la nuova edizione della Cantata dei giorni dispari  (1995) e della Cantata dei giorni pari  (1998), precedute da una monografia: Eduardo drammaturgo  (1988). Il testo Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile  era stato pubblicato da Laterza nel 1992, col titolo: Introduzione a Eduardo , ormai introvabile. Mattia Visani, l’editore che pubblica con continuità testi teatrali,...

vedi anche:
  • Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile
collegamenti:
  • lo Spettacoliere
12 ott 2018

Il mondo nel corpo dell’attore

Ilaria Angelone su «Hystrio».

Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola, registi e performer, rivelano la dote preziosa di saper raccontare le pratiche del proprio lavoro e il loro senso. Stracci della memoria è un progetto internazionale di ricerca e formazione nelle arti performative nato insieme alla compagnia Instabili Vaganti nel 2006, «trasfigurando in modo creativo la precarietà» di un mestiere sempre in bilico tra arte, artigianato ed economia. Studiare, lavorare in dialogo con il mondo, per immaginarne altri...

vedi anche:
  • Stracci della memoria
01 ott 2018

Strindberg femminista? Beh, non la pensava certo come Ibsen. Il rapporto tra i sessi? La via più facile per l’inferno

Andrea Bisicchia su «lo Spettacoliere».

Nel 1986, Franco Perrelli, uno dei più accreditati studiosi di Strindberg, oltre che traduttore, pubblicò, per l’editore Olschki di Firenze: Sul dramma moderno e il teatro moderno , dove figuravano alcuni saggi dell’autore svedese: Omicidio psichico , Prefazione alla Signorina Giulia , Sul dramma moderno e il teatro moderno  che dava il titolo al volume citato, il Memorandum  del regista per i membri del Teatro Intimo, e, in Appendice, Osservazioni sull’arte dell’attore ....

vedi anche:
  • Strindberg: scritti sul teatro
collegamenti:
  • lo Spettacoliere
25 set 2018

Dal tragico al dramma borghese. E infine il postdrammatico. Un nuovo modo di fare teatro. Che valorizzò anche gli eretici.

Andrea Bisicchia su «lo Spettacoliere».

Il teatro postdrammatico di Hans-Thies Lehmann, fu pubblicato nel 1999; in Italia arriva oggi con un ritardo impensabile, grazie a Mattia Visani, editore di Cue Press e alla traduzione di Sonia Antinori. Il ritardo non ha intaccato per nulla il lavoro di Lehmann che è la diretta prosecuzione di quello di Peter Szondi, autore di Teoria del dramma moderno (1980), e di quello di Richard Schechner,  Teoria della performance (1988), studi che stanno all’inizio di quello che diventerà...

vedi anche:
  • Il teatro postdrammatico
  • Il teatro postdrammatico di Lehmann. Un paesaggio di rovine?
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • Hans-Thies Lehmann arriva in Italia
  • Oltre la performance
  • Il teatro postdrammatico
collegamenti:
  • Lo Spettacoliere
17 set 2018

I cent’anni che posero le basi di spazi, meccanica, costumi, luci, recitazione professionale. E nacque il teatro all’italiana

Andrea Bisicchia su «lo Spettacoliere».

Nella ormai sterminata bibliografia sul teatro rinascimentale, il volume di Sara Mamone Il teatro della Firenze medicea , edito da Cue Press, può considerarsi un piccolo classico, non solo per la teorizzazione che l’autrice fa di quel periodo, ma anche per i documenti che ha utilizzato, parte dei quali si può leggere nel capitolo a loro dedicato. Il periodo preso in esame è quello che va dal 1536 al 1636, lungo il quale, furono poste le basi, non solo del teatro all’Italiana, ma anche...

vedi anche:
  • Il teatro nella Firenze medicea
collegamenti:
  • lo Spettacoliere
20 giu 2018

Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno

Andrea Bisicchia su «Libero». Il saggio del grande studioso tedesco.

Mentre si celebra il cinquantesimo anniversario del Sessantotto con pubblicazioni teoriche, mostre, dibattiti, il teatro lo ricorda come uno dei momenti più rivoluzionari del secondo Novecento, quando a un’idea ormai formalizzante dei teatri stabili, si contrappose quella di un teatro alternativo che riguardava, non più il testo, bensì la lingua scenica. La crisi fu tale che Giorgio Strehler abbandonò il Piccolo Teatro per creare una nuova formazione, mentre altre realtà, come il Pier...

vedi anche:
  • Il teatro postdrammatico
  • Il teatro postdrammatico di Lehmann. Un paesaggio di rovine?
  • Hans-Thies Lehmann arriva in Italia
  • Oltre la performance
  • Il teatro postdrammatico
  • La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo
  • L’esplosione di graffi teatrali di fine Novecento
  • Dal tragico al dramma borghese. E infine il postdrammatico. Un nuovo modo di fare teatro. Che valorizzò anche gli eretici.
01 apr 2018

John Ford e la tragedia crudele

Laura Bevione su «Hystrio».

Nel 2003 Luca Ronconi ne offrì una doppia messa in scena: l’una con un cast misto, l’altra – filologicamente fedele e scenicamente assai efficace – con interpreti soltanto maschili. Peccato che fosse puttana è un dramma complesso e feroce, moralmente spregiudicato eppure percorso da un’indiscutibile ansia di rinnovamento radicale della società. Che è quella inglese della prima metà del Seicento, in cui il drammaturgo John Ford visse e lavorò. Ricostruire contesto storico e influenze...

vedi anche:
  • ’Tis Pity She’s a Whore
01 gen 2018

L’esplosione di graffi teatrali di fine Novecento

Doriana Legge su «L’Indice».

ll libro di Hans-Thies Lehmann, a leggerlo come non avesse già la maggiore età, ci parla di una serie di urgenze che il teatro, nel finire del XX secolo, ha esibito sullo sfondo di un paesaggio in rovina. È per lo più un testo che si interroga sull’approccio semiotico dello spettacolo e si concentra sulla centralità della scena, ma senza nascondere uno slancio interdisciplinare che si mostra ancora autorevole a quasi vent’anni di distanza. Pubblicato per la prima volta in tedesco nel 1999 (...

vedi anche:
  • Il teatro postdrammatico
  • La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo
  • Il teatro postdrammatico di Lehmann. Un paesaggio di rovine?
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • Hans-Thies Lehmann arriva in Italia
  • Oltre la performance
01 gen 2018

Dal mito all’istinto, un discorso sul metodo

Roberto Rizzente su «Hystrio».

Non ha bisogno di presentazioni, Theodoros Terzopoulos. Ospite, da qualche anno, al Vie Festival modenese, si distingue per l’originalità delle messinscene e la ferocia animalesca degli attori, entro i limiti di una geometria precisa, quasi wilsoniana, conciliando i poli della ragione e dell’istinto. Di quell’universo misterico, Il ritorno di Dionysos svela i retroscena. Perché non è solo un orchestratore di corpi, Terzopoulos, ma anche un teorico. La sua strategia è mirata alla...

vedi anche:
  • Il ritorno di Dionysos
10 dic 2017

Le 2 (3, 4…) Americhe di De Capitani

Laura Zangarini su «Corriere della Sera». Attore e regista, porta in scena all’Elfo di Milano il Cile di Pinochet dopo aver esplorato per anni gli Usa. In particolare: le bugie di Nixon, il maccartismo, il senso di fallimento perché...

«Fino agli anni Settanta le contraddizioni della società americana non erano le nostre, dagli anni Ottanta e con la globalizzazione non possiamo che rispecchiarci in essa per decifrare questo nostro complesso presente». A parlare è Elio De Capitani, attore e regista che con Ferdinando Bruni guida la tribù dell’Elfo di Milano, sul cui palco porta in scena dall’8 gennaio, in prima nazionale, L’acrobata di Laura Forti. Il testo ricostruisce la vita tragica e avventurosa di Josè...

vedi anche:
  • L’America di Elio De Capitani
  • De Capitani, l’America e il ritratto d’artista
  • Il corpo-mente di chi recita
  • L’America di Elio De Capitani
01 dic 2017

Il teatro postdrammatico

Alfio Petrini su «liminateatri.it».

La prima edizione del libro risale al 1999. La progettazione a dieci anni prima. Con la traduzione di Sonia Antinori e la postfazione di Gerardo Guccini, la casa editrice Cue Press ha compiuto un’opera meritoria, pubblicando il saggio di Hans-Thies Lehmann Il teatro postdrammatico (Bologna, 2017). In una breve antologia di osservazioni e dialoghi figurano alla fine delle 235 pagine del libro i contributi di Giorgio Degasperi ( Un teatro post-epico ), Marco De Marinis ( Il teatro...

vedi anche:
  • Il teatro postdrammatico
  • Il teatro postdrammatico di Lehmann. Un paesaggio di rovine?
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • Oltre la performance
  • Dal tragico al dramma borghese. E infine il postdrammatico. Un nuovo modo di fare teatro. Che valorizzò anche gli eretici.
23 ott 2017

Il teatro postdrammatico di Lehmann. Un paesaggio di rovine?

Doriana Legge su «Teatro e Critica». Il teatro postdrammatico di Hans-Thies Lehmann tradotto in italiano per la casa editrice Cue Press, delinea oggi, a quasi vent’anni di distanza, un diverso tracciato di riflessioni.

Vent’anni fa parlare di postdrammatico suggeriva il riferimento a una categoria fluida in cui riconoscere alcune pratiche già attive nella cultura teatrale, dare voce a qualcosa di cui già si percepiva la forma, in maniera forse ancora poco cosciente per chi quella scena la viveva. L’edizione italiana del libro di Hans-Thies Lehmann (con la traduzione di Sonia Antinori), che arriva con imperdonabile ritardo dalla sua prima pubblicazione nel 1999, ha il pregio di poter innescare un...

vedi anche:
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • Il teatro postdrammatico
  • La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo
  • L’esplosione di graffi teatrali di fine Novecento
  • Il teatro postdrammatico
  • Dal tragico al dramma borghese. E infine il postdrammatico. Un nuovo modo di fare teatro. Che valorizzò anche gli eretici.
collegamenti:
  • Teatro e Critica
13 ott 2017

Oltre la performance

Francesco Ceraolo su «Fata Morgana».

La pubblicazione in italiano de Il teatro postdrammatico di Hans-Thies Lehmann è un avvenimento di grande rilevanza che la teatrologia italiana non può assolutamente sottovalutare. Si tratta, senza dubbio, del più importante studio sistematico sul teatro contemporaneo post-drammatico (cioè puramente performativo) della seconda metà del Novecento, che ha influenzato una generazione di studiosi e che, con estremo ritardo (l’edizione originale tedesca è del 1999), arriva finalmente anche da...

vedi anche:
  • Il teatro postdrammatico
  • Hans-Thies Lehmann arriva in Italia
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • Il teatro postdrammatico
  • La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo
  • L’esplosione di graffi teatrali di fine Novecento
  • Dal tragico al dramma borghese. E infine il postdrammatico. Un nuovo modo di fare teatro. Che valorizzò anche gli eretici.
collegamenti:
  • Fata Morgana
01 ott 2017

Hans-Thies Lehmann arriva in Italia

Diego Vincenti su «Hystrio».

Alla sua prima edizione in italiano (finalmente), Il teatro postdrammatico di Lehmann è uno di quei pochi saggi che hanno davvero segnato il loro tempo. Un frame . Di una scena in profonda evoluzione a fine millennio. Teorica e pratica. Ma si ferma mai il teatro? Non che sia invecchiato dunque il libro di Lehmann, tre edizioni in Germania dal 1999. Ma forse ha perso un po’ di freschezza. Intatta invece la lucidità d’analisi e la capacità di raccogliere in maniera perfino...

vedi anche:
  • Oltre la performance
  • Il teatro postdrammatico
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo
  • L’esplosione di graffi teatrali di fine Novecento
  • Dal tragico al dramma borghese. E infine il postdrammatico. Un nuovo modo di fare teatro. Che valorizzò anche gli eretici.
07 set 2017

Il Neorealismo secondo Alberto Farassino

Stefania Parigi su «Fata Morgana».

Il trentacinquesimo Bellaria Film Festival ha ricordato, nel maggio 2017, Alberto Farassino, promuovendo la ripubblicazione di quel prezioso libro-catalogo che nel 1989 accompagnò la retrospettiva Neorealismo. Cinema italiano 1945-1949 , curata da Farassino con la collaborazione di Sara Cortellazzo per il Festival Internazionale Cinema Giovani di Torino. Nella copertina dell’edizione originale, in bianco e nero, figura il dettaglio del volto di Anna Magnani, interprete di Il bandito...

vedi anche:
  • Neorealismo
  • Il Neorealismo è la lingua nazionale del nostro cinema
collegamenti:
  • Fata Morgana
13 ago 2017

La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo

Maurizio Porro sul «Corriere della Sera». Arriva in Italia il testo di Hans-Thies Lehmann sulle nuove forme di spettacolo.

ll teatro postdrammatico , libro uscito e studiato in tutto il mondo (partendo dal 1999, tre le edizioni tedesche) dell’emerito professor Hans-Thies Lehmann, sta finalmente per comparire in Italia (la traduzione è di Sonia Antinori, uscita e presentazione a Roma a Short Theatre) con Cue Press, casa editrice digitale ideata dall’ex attore Mattia Visani nel 2014, specializzata nello spettacolo, Cue Press offre l’edizione digital oltre alla cartacea con l’intento di proporre novità, ma anche...

vedi anche:
  • Il teatro postdrammatico
  • Il Neorealismo è la lingua nazionale del nostro cinema
  • Il teatro postdrammatico di Lehmann. Un paesaggio di rovine?
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • Hans-Thies Lehmann arriva in Italia
  • Oltre la performance
  • L’esplosione di graffi teatrali di fine Novecento
01 ago 2017

L’America di Elio De Capitani

Giovanni Azzaroni su «Antropologia e Teatro».

Il saggio di Laura Mariani si dipana in un arco temporale che va dal 1953 al 2015 ripercorrendo analiticamente e criticamente il percorso artistico di Elio De Capitani attraverso la lettura delle sue più recenti messe in scena e interpretazioni che ne hanno segnato significativamente la carriera. Si tratta di un ardito e intelligente tentativo di raccontare la storia di un attore, di un grande attore, leggendone le presenze sceniche in un afflato non eminentemente emico ma aspirando a un più...

vedi anche:
  • L’America di Elio De Capitani
  • Il corpo-mente di chi recita
  • De Capitani, l’America e il ritratto d’artista
  • Le 2 (3, 4…) Americhe di De Capitani
  • Elio De Capitani, ritratto d’artista
collegamenti:
  • Antropologia e Teatro
01 lug 2017

Dietro il microscopio la curiosità del critico

Pierfrancesco Giannangeli su «Hystrio».

Rileggere, a oltre trent’anni di distanza dalla prima edizione (La Casa Usher, 1983), il volume Al limite del teatro aiuta a ricordare che studioso di razza ed esegeta brillante dei nuovi fenomeni fosse già all’epoca il giovane Marco De Marinis. E per chi non l’avesse finora mai incrociato – un po’ difficile perché, o sui banchi prima dell’Università di Macerata (per pochi anni) e poi nella lunga militanza all’ateneo di Bologna, oppure attraverso il corpo a corpo con i suoi libri, chi si...

vedi anche:
  • Al limite del teatro
22 giu 2017

Il Neorealismo è la lingua nazionale del nostro cinema

Paolo Lughi su «Il Piccolo». Ripubblicato il volume curato da Farassino nell’1989. Analisi ancora attuale del critico che insegnò a Trieste.

«Il Neorealismo è l’italiano del cinema, la lingua nazionale che forse non sappiamo più parlare, perché ormai la koinè europea o planetaria è più utile o obbligata. Ma è l’unica che si possa ancora studiare a scuola, l’unica che ci consenta di fare bella figura in società e che ci dia un’identità all’estero». Così scriveva Alberto Farassino nel 1989, nel saggio introduttivo al volume da lui curato Neorealismo. Cinema italiano 1945-1949 , che all’epoca uscì come catalogo del Festival...

vedi anche:
  • Neorealismo
  • La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo
  • Il Neorealismo secondo Alberto Farassino
01 giu 2017

Il corpo-mente di chi recita

Paola Bigatto su «L’Indice».

«Il teatro raccontato può essere più appassionante di quello visto? Sì, può esserlo, perché il lavoro dell’attore contiene molte più cose di quelle che si vedono», scrive Laura Mariani nel suo studio sulle interpretazioni di Elio De Capitani in Angels in America , Frost/Nixon , Morte di un commesso viaggiatore (e nel film Il Caimano dove l’attore incarna Berlusconi, personaggio vicino al mito americano del successo e del potere). Attraverso un interprete esemplare, l’autrice ci...

vedi anche:
  • L’America di Elio De Capitani
  • L’America di Elio De Capitani
  • De Capitani, l’America e il ritratto d’artista
  • Le 2 (3, 4…) Americhe di De Capitani
  • Elio De Capitani, ritratto d’artista
19 apr 2017

Come è cambiato il teatro secondo De Marinis

Pierfrancesco Giannangeli su «il Resto del Carlino».

Un altro titolo non soltanto per gli addetti ai lavori, ma anche per gli appassionati di teatro, è stato appena ripubblicato da Cue Press. La casa editrice imolese, fondata e diretta da Mattia Visani, ha infatti recentemente messo sul mercato Al limite del teatro. Utopie, progetti e aporie nella ricerca teatrale degli anni Sessanta e Settanta , testo di Marco De Marinis, uno dei più importanti esegeti del cosiddetto ‘nuovo teatro’, oltre a essere un maestro per generazioni di studenti...

vedi anche:
  • Al limite del teatro
01 apr 2017

Sotto il segno della Biomeccanica

Giuseppe Liotta su «Hystrio».

Dalla collana I libri bianchi della Ubulibri del 1993 torna oggi in libreria per la Cue Press L’attore biomeccanico che si avvale di una doppia introduzione: la prima, del curatore Fausto Malcovati, ci invita a leggere il volume non dal primo capitolo ma dall’Appendice che, dell’attività pedagogica svolta nello Studio di via Borodinskaja (1913-17), diretto da Mejerchol’d, ci offre illuminanti e decisivi materiali didattici; la seconda, più decisamente storica e documentale, di Nicolaj...

vedi anche:
  • L’attore biomeccanico
01 apr 2017

Elio De Capitani, ritratto d’artista

Diego Vincenti su «Hystrio».

Dieci anni d’artista. Dieci anni di un Elio De Capitani d’America. È questo il frammento di carriera (e di vita) su cui si sofferma lo sguardo di Laura Mariani, non nuova nel raccontare di grandi attori e delle loro quotidiane sfide. In un approccio che da tempo unisce meticolosità accademica e piacevolezza di lettura. Meno male. E infatti scivolano veloci questi dieci anni che si aprono con il Berlusconi de Il Caimano . Scelta arbitraria. Ma condivisibile. Rappresentando Nanni Moretti...

vedi anche:
  • L’America di Elio De Capitani
  • De Capitani, l’America e il ritratto d’artista
  • Il corpo-mente di chi recita
  • L’America di Elio De Capitani
01 apr 2017

1918: lezioni di teatro

Pierfrancesco Giannangeli su «Hystrio».

Una splendida e impareggiabile (per capacità di sintesi storica e finezza culturale) introduzione di Fausto Malcovati ci racconta l’anno cruciale della Rivoluzione d’Ottobre (Russia, 1917) soprattutto nei suoi fondamentali risvolti teatrali, contestualizzando le quattordici lezioni di teatro di Mejerchol’d (giugno 1918 - marzo 1919), terminate con quella dal titolo profetico Il teatro del futuro è un teatro povero . Pagine ricche di intuizioni straordinarie, dense di riflessioni e di...

vedi anche:
  • 1918: lezioni di teatro
05 feb 2017

De Capitani, l’America e il ritratto d’artista

Anna Bandettini su «la Repubblica».

«La vita di ogni spettacolo si intreccia anche coi fatti di vita e con la quotidianità». Lo scrive a un certo punto Laura Mariani nel libro L’America di Elio De Capitani – edito da Cue Press cui si devono molte interessanti pubblicazioni di teatro ultimamente – il libro che documenta l’esperienza artistica dell’attore e regista, da quasi quarant’anni alla testa della compagnia dell’Elfo e del Teatro Elfo Puccini di Milano. L’intersezione tra mestiere e vita, arte e realtà è il metodo...

vedi anche:
  • L’America di Elio De Capitani
  • Le 2 (3, 4…) Americhe di De Capitani
  • Elio De Capitani, ritratto d’artista
  • Il corpo-mente di chi recita
  • L’America di Elio De Capitani
collegamenti:
  • la Repubblica
07 gen 2017

August Strindberg. Riflessioni sull’uomo in scena

Mattia Mantovani su «La Provincia». Proposti per la prima volta nella loro interezza in Italia gli Scritti sul teatro del drammaturgo svedese: contengono pagine addirittura profetiche.

Tra i grandi drammaturghi che hanno lasciato davvero un segno indelebile, August Strindberg è stato con ogni probabilità colui che più di ogni altro ha scritto non solo teatro ma anche sul teatro, interrogandosi senza sosta sul significato della messa in scena e sulle modalità in virtù delle quali il teatro può davvero farsi specchio della società e dei motivi di fondo della condizione umana. Ecco perché i suoi Scritti sul teatro , curati dallo scandinavista Franco Perrelli e proposti per...

vedi anche:
  • Strindberg: scritti sul teatro
31 dic 2016

«Arriva l’anno della svolta. Noi conquisteremo il digitale»

Cesare Sughi su «il Resto del Carlino». Cue è il termine che indica la battuta iniziale, il suggerimento, l’attacco, l’imbeccata. Il nome è chiaramente di matrice teatrale e dichiara gli intenti della casa editrice.

Allinea numeri da navigato imprenditore, senza eccessi di enfasi o di autocompiacimento: «Abbiamo già una produzione di 30, 40 titoli all’anno. Ma stiamo già lavorando per salire a 100». Dalla fine del 2012 – primo volume La danza e l’agitprop di Eugenia Casini Ropa – Mattia Visani è alla testa di una casa editrice di teatro, che è nata e cresce a Imola e si identifica già nel nome. «Ci chiamiamo Cue perché la parola, in inglese, indica la battuta in palcoscenico, o meglio l’imbeccata,...

vedi anche:
  • Cue /kju:/
17 dic 2016

Il teatro si mette in rete

Antonio Tedesco su «proscenioweb.com».

Ci vuole coraggio, un guizzo di genio e un briciolo di incoscienza. E può succedere che la forma più nobile e antica di comunicazione-rappresentazione si sposi con quella più moderna e avanzata di pubblicazione-diffusione. E che il matrimonio non solo riesca splendidamente, ma apra anche nuove prospettive e spalanchi inediti orizzonti. Si sa che il teatro è inviso agli editori quasi quanto la poesia. Un settore di nicchia giocoforza emarginato anche dai librai. Così Cue Press e il suo...

vedi anche:
  • Al limite del teatro
collegamenti:
  • proscenioweb.com
08 dic 2016

Intervista a Mattia Visani: com’è nata la Cue Press

Cristina Catanese su «Tropismi».

Un giorno di pioggia del marzo 2016, a Imola, ho conosciuto Mattia Visani, il fondatore della casa editrice Cue Press (vincitrice del Premio Hystrio, ventiseiesima edizione, anno 2016) che si occupa di letteratura teatrale, cinematografica… e non solo. Lo ringrazio per questa preziosa intervista. Ciao Mattia, intanto, ti chiederei di raccontarci qualcosa di te, di cosa ti sei occupato prima della nascita di Cue Press. Di teatro. Quella che mi ha portato all’editoria per le arti...

vedi anche:
  • Il teatro debutta in digitale
  • Cue /kju:/
collegamenti:
  • Tropismi
07 dic 2016

Le dieci migliori startup dell’Emilia-Romagna

Dalle fresatrici dentali alla realtà aumentata passando per la prevenzione dell’ambiente. La Regione Emilia-Romagna premia le migliori startup fra Piacenza e Rimini. Il bando, che rientra nel quadro del Programma operativo regionale Fesr 2014-2020, ha visto partecipare 152 imprese innovative: 30 di queste sono state ritenute ammissibili per il finanziamento, per un totale di 2.743.000 euro messi a disposizione dalla Regione. Questo terzo stralcio si somma alle risorse già attribuite nei...

vedi anche:
  • Premi
collegamenti:
  • Buonsenso
06 dic 2016

Cue vince Incredibol 2016

Cue vince Incredibol storico premio promosso dal Comune di Bologna e rivolto a tutte le realtà dell’Emilia Romagna. Il premio è dedicato all’innovazione creativa. Così la giuria descrive il progetto vincitore: Cue /kju:/ in inglese significa «battuta d’entrata, attacco, suggerimento, imbeccata». È alla fine del 2012 che nasce Cue Press, la prima casa editrice digitale italiana interamente dedicata alle arti dello spettacolo, coniugando il recupero di un prezioso...

vedi anche:
  • Premi
collegamenti:
  • Incredibol
24 ago 2016

Quella scommessa di Cue Press vinta coi libri di teatro del Dams

Emanuele Giampaoli su «la Repubblica». Mattia Visani imolese, 37 anni, fa rivivere con ebook o stampa on demand testi storici che rischiavano di scomparire.

Sono i libri su cui ha studiato una generazione, testi che hanno fatto la storia del Dams, specie quella gloriosa delle origini, che rappresentano la memoria del teatro italiano, eppure, complice la crisi che ha cancellato tante piccole case editrici, erano praticamente introvabili. A rimetterli in circolo ci ha pensato Mattia Visani, classe 1979, imolese, con un lungo passato sotto le Torri, che dalla fine del 2012 ha dato vita a Cue Press. «Mi sono formato all’Alma Mater e al Teatro...

vedi anche:
  • Al limite del teatro
  • Brecht regista
  • Teatri romani
  • Rosso
  • Il teatro postdrammatico
  • I teatri di Pasolini
  • Cue /kju:/
18 giu 2016

Premio Hystrio 2016 assegnato a Cue Press

Cue Press riceve il premio Hystrio con le seguenti motivazioni della giuria: Nel giro di pochissimi anni Cue Press, ideata e fondata da Mattia Visani alla fine del 2012, si è solidamente affermata nel panorama nazionale dell’editoria teatrale, la prima in assoluto per la diffusione nelle modalità ebook e stampa digitale on demand . Con quasi cinquanta titoli all’attivo e altrettanti di ‘prossime uscite’, Cue Press si sta specializzando sempre di più da una parte nel...

vedi anche:
  • Premi
18 mag 2016

Rosso: Logan e i solipsismi di Rothko

Francesco Bove su «L’Armadillo Furioso».

Rosso è un testo di John Logan, edito da Cue Press, ispirato alla biografia di Mark Rothko, pittore americano, che ottenne una commessa importantissima, alla fine degli anni Cinquanta, per creare dei murali per il Four Season Restaurant. Le pièce sulle vite dei pittori rischiano sempre di enfatizzare la figura dell’artista bohémien tralasciando l’aspetto artistico. John Logan, invece, supera questi ostacoli con grande maestria sia perché la vita di Rothko era un tutt’uno con la sua...

vedi anche:
  • Rosso
collegamenti:
  • L’Armadillo Furioso
01 apr 2016

Stanislavskij, una geografia teatrale e umana

Giuseppe Liotta su «Hystrio».

Invertendo l’ordine di uscita dei tre storici volumi curati da Fausto Malcovati per Ubulibri delle regie di Stanislavskij, ma seguendone l’ordine cronologico delle rappresentazioni, viene ripubblicato ora per Cue Press Le mie regie – Il gabbiano , il primo e probabilmente anche il più tormentato spettacolo messo in scena dal grande regista russo di un testo di Čechov. Il dettagliatissimo copione di scena, a fronte del testo vero e proprio, è la vera ragione della...

vedi anche:
  • Le mie regie
01 apr 2016

La necessità di domandare

Maddalena Giovannelli su «Hystrio».

Marco Martinelli si è concesso uno spazio di riflessione per porsi, in poche pagine, tutte le domande fondamentali. Cosa significa fare teatro oggi? E quale funzione può conservare l’arte scenica nella nostra società 2.0? Le risposte, quelle possibili, vengono dalla pratica quotidiana con le Albe, dall’esperienza ormai pluriennale con la propria tribù: il palco come luogo di incontro con il diverso e di meticciato, l’attore come portatore sano dell’elemento dionisiaco, l’inclusione di...

vedi anche:
  • Farsi luogo
  • Farsi luogo lo sguardo di Martinelli
08 feb 2016

La Libromante. Oroscopo letterario

Camilla Tagliabue su «Il Fatto Quotidiano». ARIETE.

È inutile fare come il Treplev del Gabbiano , che «coglie un fiore da terra e strappa i petali per sapere la sorte». La risposta già la sai, e non è bella e non vale la vita di un fiore. Impegnati di più nel lavoro, come Konstantin Stanislavskij con le sue Regie (Cue Press).

30 gen 2016

L’editoria teatrale è un dramma

Laura Landolfi su «Pagina99».

In tempi di recessione, se le case editrici non ridono, quelle specializzate in testi teatrali piangono: per la crisi che colpisce il mondo del libro, e più ancora per la convinzione diffusa che il teatro scritto sia una nicchia per pochi. A lanciare l’allarme è una sigla, Minimum fax, che non fa parte del settore, ma che da poco ha mandato in libreria uno dei testi più importanti della seconda metà del XX secolo, Lear di Edward Bond. Nella nota introduttiva l’editore romano sottolinea...

02 gen 2015

Farsi luogo lo sguardo di Martinelli

Massimo Marino su «Corriere di Bologna». Il libro del fondatore delle Albe narra l’esperienza del palco.

È un librettino da leggersi tutto d’un fiato, Farsi luogo di Marco Martinelli. Lo pubblica, come ebook ma anche a stampa Cue Press, una giovane casa editrice di Imola specializzata in editoria teatrale, che sta recuperando alcuni saggi ormai introvabili (tra gli altri Brecht regista di Claudio Meldolesi) e molti nuovi testi. Questo di Martinelli è un intenso scritto di poetica del teatro. Il sottotitolo Varco al teatro in 101 movimenti ne afferma lanatura di esperienza che si...

vedi anche:
  • Farsi luogo
  • La necessità di domandare
  • Per un teatro vivente
  • Cue Press, la ribalta digitale del teatro
01 gen 2015

Pim, quando il successo è essere off

Diego Vincenti su «Hystrio».

La storia di un’anomalia. Di un esperimento in grado di divenire realtà solida, per certi aspetti seminale. Si sa, i compleanni sono il pretesto per fare i conti con sé stessi. Per tracciare bilanci. O forse semplicemente per festeggiarsi. La pubblicazione di Pim Off è un po’ tutto questo, all’interno di un volume ibrido dove, a fianco di saggi dallo spessore accademico, si ritrovano testimonianze di pancia; dove ci si lascia divertire dagli aneddoti, prima di soffermarsi sulle opinioni....

vedi anche:
  • Dieci anni di Pim
31 dic 2015

Per un teatro vivente

Massimo Marino su «Doppiozero».

Procede per tesi, Marco Martinelli, intrecciando una spirale di 101 argomenti rivolti come riflessioni al lettore con un piglio fortemente discorsivo, quasi dialogico. D’altra parte l’idea di teatro (e di società) che traspare da questo scritto è proprio quella di una relazione costante, che abbandoni ogni narcisismo, ogni esibizionismo cui spinge la società dello spettacolo, e vada a esplorare la relazione elementare, essenziale, vivente tra un io e un tu . Per Martinelli non è...

vedi anche:
  • Farsi luogo
  • Siamo asini o pedanti?
  • Farsi luogo lo sguardo di Martinelli
  • Cue Press, la ribalta digitale del teatro
collegamenti:
  • Doppiozero
16 dic 2015

Cue Press, la ribalta digitale del teatro

Nicola Arrigoni su «Pac - Magazine di Arte e Cultura».

Sta portando avanti una piccola e grande rivoluzione, sta cambiando l’editoria teatrale divisa fra l’urgenza dell’attualità e la possibilità di dare corpo a instant book che leghino pagina scritta e spettacolo, ma anche con un’attenzione alla memoria, che in campo editoriale vuol dire rimettere in circolo libri ormai introvabili. Sembra essere questa in estrema sintesi la ‘rivoluzione’ che sta portando avanti la casa editrice Cue Press di Mattia Visani, autore della UbuLibri di Franco...

vedi anche:
  • Farsi luogo
  • Farsi luogo lo sguardo di Martinelli
  • Per un teatro vivente
  • Cue /kju:/
collegamenti:
  • PAC - Magazine di Arte e Cultura
14 dic 2015

Cue Press, il teatro in ebook e su carta

Anna Bandettini su «La Repubblica».

Le case editrici di spettacolo sono rare ma tenaci. Basterebbe citare la Ubulibri di Franco Quadri che ha resistito indomita fino alla morte del suo fondatore e che ci ha fatto conoscere i migliori testi della drammaturgia contemporanea. Oppure la Casa Usher con il grande lavoro che sta compiendo su Grotowski con tutti gli scritti del maestro polacco tradotti e a cura di Carla Pollastrelli. Si distingue ora la Cue Press per lo sguardo lungo in avanti, ma anche l’interesse storico dei suoi...

vedi anche:
  • Teatri romani
  • Familiae
  • Cue /kju:/
collegamenti:
  • La Repubblica
30 nov 2015

Premi Ubu 2015, Cue Press è finalista

Cue Press è finalista ai Premi Ubu 2015. Dove concorre nella categoria Progetto Speciale. È la prima casa editrice ad essere segnalata nella lunga storia del premio.

vedi anche:
  • Premi
25 nov 2015

La danza degli opposti nelle Strategie fatali

Adriana Malandrino su «Il Messaggero». Da stasera a domenica allo Sperimentale di Ancona lo spettacolo scritto da Lino Musella e Paolo Mazzarella. Tre storie intrecciate fra sedici personaggi riuniti in un’unica multiforme indagine.

Una coppia di attori, autori, registi tra le più promettenti del teatro italiano, Lino Musella (vincitore del Premio Hystrio Anct 2015) e Paolo Mazzarelli, da stasera a domenica, sono al Teatro Sperimentale con il loro nuovo spettacolo, Strategie fatali , prodotto da Marche Teatro. Dopo La società (2012), la coppia torna a lavorare con il teatro marchigiano e lo fa curando, come sempre, testo e regia, senza rinunciare alla scena. Una scrittura mai scontata per uno spettacolo «molto rock,...

vedi anche:
  • Strategie fatali
22 nov 2015

Una sera con Salomè, tra carta e palcoscenico

Alessia Stefanini su «SmartintheCity.it». Il 19 novembre è stato presentato al teatro dell’Elfo Puccini di Milano il saggio di Cesare Molinari, I mille volti di Salomè, edito da Cue Press. A seguire lo spettacolo, tratto dalla Salomè...

La scenografia è già pronta: i tendaggi, la luna, sono in posizione, ma sul palcoscenico – ancor prima della rappresentazione – va in scena la presentazione del sostanzioso saggio di Cesare Molinari, storico del teatro e professore emerito che ha insegnato a Firenze, Toronto, Parigi, Santiago del Cile dedicato a I mille volti di Salomè . Come recita l’apertura del volume, il libro nasce dalla stretta collaborazione dell’autore con Mattia Visani, il giovane editore di Cue Press (da to cue ,...

vedi anche:
  • I mille volti di Salomè
collegamenti:
  • SmartintheCity.it
11 set 2015

Nasce la prima impresa sostenuta dal fondo: è Cue Srl

Cristina degli Esposti su «il Resto del Carlino».

Da associazione a Srl, questa la parabola dell’impresa che ‘non c’è’. La casa editrice digitale Cue Press, nata da un’idea dell’imolese Mattia Visani, è il primo progetto che verrà sostenuto dal Fondo Strategico Territoriale voluto da Con.Ami e nato a giugno con l’intenzione di superare l’esperienza dell’incubatore d’impresa Innovami. Fst – la Spa costituita da Con.Ami (75%), Fondazione Cassa di Risparmio di Imola (20%), Curti costruzioni meccaniche e Ifm (5%) – ha lo scopo di sostenere il...

vedi anche:
  • Il teatro debutta in digitale
  • È nata Cue Press
  • Cue /kju:/
10 set 2015

Premio Nico Garrone 2015 assegnato a Cue Press

Ecco le motivazione secondo Anct - Associazione Nazionale Critici di Teatro: Cue vince il Premio Nico Garrone 2015, per aver intercettato con intelligenza e sensibilità il bisogno di innovazione dell’editoria teatrale, convertendola in formati ‘virtuali’ moderni. Tale iniziativa ha permesso a libri preziosi – usciti ormai dai cataloghi sempre più divoranti e frettolosi del cartaceo – di tornare ‘in scena’, ovvero in lettura per appassionati e studenti. Dai testi miliari di...

vedi anche:
  • Premi
25 giu 2015

Recensione de La supplica

Giulio Fogliata su «Rivista!unaspecie».

Non è difficile, al giorno d’oggi, incappare nella lettura, o nella visione, di commedie del Seicento. Rimane tuttavia raro cogliere da vicino quali fossero lo spirito e il genio ma anche le cure e le preoccupazioni di quelli che furono i protagonisti della Commedia dell’Arte; ce ne fornisce un prezioso esempio Nicolò Barbieri, attore nato a Vercelli nel 1576, nel saggio La supplica . Il discorso famigliare a quelli che trattano dei comici riassume le argomentazioni fondamentali in...

vedi anche:
  • La supplica
26 apr 2015

Fuochi, scoppi, crolli in dodici quadri. Addio al sogno europeo

Anna Bandettini su «La Repubblica».

Facciamo tutti il tifo per gli autori nuovi, ma certo devono essere molto volenterosi per farsi strada nei teatri italiani. È il caso di Davide Carnevali, trentaquattrenne scrittore, professore milanese, pieno di premi per i suoi testi teatrali: Variazioni sul modello di Kraepel, Calciobailla, Come fu che in Italia scoppiò la rivoluzione ma nessuno se ne accorse , ma conosciuto tra Berlino e Barcellona, dove vive. Da noi, debutta ‘solo’ ora in grande, al teatro di Roma che lo ha prodotto...

vedi anche:
  • Sweet Home Europa
  • Sweet Home Europa. Intervista a Davide Carnevali
17 apr 2015

Killed by the hand that feeds you: Rafael Spregelburd’s Spam

Joseph Paerson su «schaubuehne.de».

Rafael Spregelburd is telling me the story of David Hume’s chicken. It was first recounted by the philosopher Bertrand Russell, and later retold in a different form by Nassim Nicholas Taleb. The chicken believes the hand that feeds him loves him. «They feed me, they like me, I love them!» The chicken is, of course, being fattened up for dinner, and that same hand that feeds, and loves him, eventually kills him. «For the chicken this is a catastrophe, he would never have been able to...

vedi anche:
  • SPAM
09 apr 2015

Sweet Home Europa. Intervista a Davide Carnevali

Andrea Pocosgnich su «Teatro e Critica».

Durante i suoi studi a Barcellona ha avuto la possibilità di leggere autori come Martin Crimp, Caryl Churchill, Elfriede Jelinek, tradotti in catalano quando ancora non erano diffuse versioni in italiano. Se parlassimo di materie scientifiche, Davide Carnevali sarebbe uno di quei cervelli in fuga spesso raccontati sui nostri giornali. Invece è uno scrittore e teorico del teatro che dall’Italia se n’è andato già durante gli studi universitari costruendosi in Europa un curriculum e una...

vedi anche:
  • Sweet Home Europa
  • Fuochi, scoppi, crolli in dodici quadri. Addio al sogno europeo
collegamenti:
  • Teatro e Critica
06 mar 2015

Ribalta digitale. Nuove esperienze di lettura

Rossella Consoli su «Rivista!unaspecie».

In Italia l’avvento del digitale, dalla sua nascita, ha scatenato dubbi e reazioni di perplessità nei lettori più ‘conservatori’ e negli ‘affezionati alla carta’: al suo odore, all’ingiallimento delle pagine col tempo, all’oggetto libro, insomma; quelli abituati alla compra-vendita dal vivo, nelle librerie, circondati da scaffali strabordanti, per intenderci. Ma quanto sappiamo dell’editoria digitale? Ecco una piccola panoramica che vuole posare lo sguardo su alcuni dati salienti, per...

vedi anche:
  • Cue /kju:/
collegamenti:
  • Rivista!unaspecie
29 gen 2015

Schimmelpfennig va in Visita al padre

Fabio Francione su «Il Cittadino».

Si recupera il primo titolo uscito nella collana di drammaturgia I testi della Cue Press di Mattia Visani: Visita al padre del drammaturgo tedesco Roland Schimmelpfennig. Tra gli ultimi numeri ci sono Totò e Vicé del compianto Franco Scaldati e La donna che legge di Renato Gabrielli, quest’ultimo attualmente fino all’8 febbraio in scena al Teatro Out Off di Milano. Al di là di ogni intento recensorio del magnifico Visita al padre di Schimmelpfennig, già inviato di frontiera a...

14 gen 2015

La donna che legge. Renato Gabrielli alla ricerca di un’inutile salvezza

Laura Timpanaro su «Klp teatro».

È stata una prima molto applaudita e affollata quella de La donna che legge al Teatro Out Off di Milano. Una scrittura sofisticata, quella di Renato Gabrielli, che arriva da due suggestioni letterarie molto diverse fra loro: l’ Ulisse di James Joyce, in particolare il capitolo Nausicaa , e il saggio di Francesca Serra Le brave ragazze non leggono romanzi . Da lì Gabrielli è partito per costruire la storia di un triangolo amoroso in cui eros , thanatos e voyeurismo si...

vedi anche:
  • La donna che legge
collegamenti:
  • Krapp's Last Post
13 gen 2015

Siamo asini o pedanti?

Maria Dolores Pesce su «dramma.it».

Probabilmente programmato da tempo ma, per una di quelle casuali coincidenze o interferenze del destino che, anche loro malgrado, assumono il significato di una testimonianza feconda, esce per l’editore Cue Press di Imola, quasi contestualmente alla morte di uno dei protagonisti di quella stagione, questo testo di fine anni Ottanta del secolo scorso, una delle drammaturgie di ‘snodo’ del percorso del Teatro delle Albe di Ravenna, diventato con il tempo uno dei suoi simboli. Un testo che...

collegamenti:
  • Dramma.it
09 gen 2015

Con lo spettacolo compri anche l’ebook

Sara Chiappori su «La Repubblica». L’idea editoriale.

L’editoria teatrale sarà anche una nicchia, ma l’intraprendenza non manca. Cue Press, casa editrice specializzata in drammaturgia e saggistica, si è inventata una formula intelligente di sinergia. Si va a vedere uno spettacolo e con l’aggiunta di poco più di 2 euro sul prezzo del biglietto (circa il 60% in meno rispetto al costo da catalogo), si compre l’ebook del testo e volendo se ne può richiedere anche copia cartacea col sistema print on demand . Prima sperimentazione pilota all’Out...

vedi anche:
  • La donna che legge
04 dic 2014

Cue Press, l’editoria digitale è un business da primo premio

Federico Spadoni su «La Voce». Il concorso premia il progetto nato da un’idea di Mattia Visani. Si tratta della prima casa editrice digitale italiana interamente dedicata alle arti dello spettacolo. La giuria l’ha ritenuta un modello...

I migliori per sostenibilità del progetto, carattere innovativo e fattibilità. Così Cue Press si aggiudica il premio Impresa Creativa, il concorso orientato a sviluppare e favorire la nascita di startup. Tra le dieci idee imprenditoriali selezionate al termine di un percorso formativo di sviluppo, il progetto imolese pensato da Mattia Visani è stato selezionato fra i tre modelli di business più innovativi, ottenendo il premio di cinquemila euro. Di Cue Press si è già parlato. Cue in inglese...

vedi anche:
  • Il teatro debutta in digitale
03 dic 2014

Impresa Creativa, alla Cue Press il primo premio

Enrico Agnessi su «Il Resto del Carlino».

Vincere un premio per l’innovazione pubblicando libri su Čechov e Stanislavskij? Possibile, se ci si chiama Cue Press, la prima casa editrice digitale (all 100% made in Imola) interamente dedicata alle arti dello spettacolo. La realtà nata a fine 2012 da un’idea di Mattia Visani, trentacinquenne attore e scrittore teatrale, si è infatti assicurata nei giorni scorsi il concorso intitolato Impresa Creativa, stracciando una trentina di rivali di tutta la regione. In via Aspromonte, questa...

vedi anche:
  • Premi
02 dic 2014

Premio Impresa Creativa 2014 assegnato a Cue Press

Cue Press vince il premio Impresa Creativa 2014.  È il miglior progetto d’impresa. Concorso è promosso dalle province di Rimini e Forlì-Cesena.

vedi anche:
  • Premi
10 ott 2014

Totò e Vicé di Franco Scaldati

Paolo Randazzo su «dramma.it».

Quando l’anno scorso, il 13 giugno 2013, Franco Scaldati è venuto a mancare, fatta la tara all’ipocrisia di chi, dopo averlo lasciato una vita senza un teatro, voleva magari dedicargli una strada o una piazzetta a Palermo, tutti coloro che gli sono stati vicino negli anni e hanno amato la sua arte si sono chiesti invece se e come il suo teatro avrebbe mai potuto continuare a vivere. Pensando al teatro di Scaldati infatti è davvero difficile, se non proprio impossibile, separare dai...

collegamenti:
  • dramma.it
25 set 2014

L’orgoglio delle idee del Brecht regista

Fabio Francione su «Il Cittadino».

Ristampa in e-book con nuova prefazione a cura di Marco De Marinis di uno dei libri che ha portato all’attenzione del pubblico la capacità di lavoro sui testi non solo teorica di Brecht. Infatti Brecht regista . Memorie dal Berliner Ensemble , oltre a reggersi sulla riproposizione del diario che Hans Bunge (assistente di Brecht nella messinscena del Cerchio di gesso del Caucaso ) redasse tra il 1953 e il 1954 e testimonianze di attori che lavorarono con lui, si sostiene sulla magnifica...

vedi anche:
  • Brecht regista
19 set 2014

Il trionfo dell’asinità: dalla prefazione di Siamo asini o pedanti?

Oliviero Ponte di Pino su «ateatro.it».

Come i primi apologhi composti da Marco Martinelli, Siamo asini o pedanti? evita ogni facile e consolatoria certezza. Rifiuta chiavi immediatamente utilizzabili, risposte univoche. A livello comunicativo, esplora e mescola diversi livelli di realtà e alterna varie forme di comunicazione: la fantascienza (come dice la didascalia iniziale, la pièce è ambientata a «Ravenna felice, anno… più in là»), il realismo, la favola natalizia che diventa sogno e incubo, l’apologo filosofico, la satira e...

collegamenti:
  • ateatro.it
20 ago 2014

Tutti i palchi portano a Parigi

Camilla Tagliabue su «Il Fatto Quotidiano».

Parigi val bene una messa in scena: con le sue centinaia di sale, le sue decine di teatri pubblici e privati, i suoi numerosi festival ed eventi, la Ville Lumière può, a buon diritto, essere considerata una delle capitali mondiali dello spettacolo dal vivo. Non a caso, la piccola casa editrice Cue Press ha deciso di lanciare una collana di Guide Teatrali, curata da Andrea Porcheddu, iniziando proprio da Parigi. La città dei teatri , a firma di Valentina Fago. Tra prontuario turistico...

vedi anche:
  • Parigi
03 mar 2014

L’editoria digitale sbarca in Sicilia

Diego Vincenti su «Hystrio».

Ci sono voluti circa trent’anni. Non pochi. Ma spesso il teatro è così, mette negli scatoloni in soffitta opere che ancora molto avrebbero da dire. Non solo agli spettatori. Trent’anni si diceva, per vedere pubblicati per la prima volta alcuni lavori di Enzo Vetrano e Stefano Randisi concepiti fra il 1982 e 1987. Ovvero Il Principe di Palagonìa, Mata Hari a Palermo e L’isola dei Beati, così intrisi della terra d’origine dei due attori da essere stati giustamente raccolti in una...

vedi anche:
  • Cue /kju:/
21 nov 2013

Libri di carta addio? Intervista (digitale) a un giovane editore

Daniela Arcudi su «Klp teatro».

Sarà l’inevitabile supporto di studio del nostro immediato futuro, non c’è dubbio. L’ebook è lo strumento più agile da portare in giro e non solo, oltre che supporto ideale per lo studio di ogni genere e grado. Il libro cartaceo, però, potrebbe comunque continuare a trovare un suo mercato, soprattutto se guardiamo a prodotti di eccellenza coltivati da alcune case editrici di valore che producono, ad esempio, piccoli gioiellini per l’infanzia, convinti che sia proprio ai nativi digitali che...

collegamenti:
  • Klp teatro
01 ott 2013

È nata Cue Press

«Rai Cultura».

Cue Press è una giovane casa editrice che punta sul futuro e sulle nuove tecnologie per rilanciare il teatro e la sua memoria: un progetto innovativo nell’ambito dell’editoria tradizionale attraverso il recupero in ebook di titoli non più disponibili o di difficile reperibilità, opere di critica, testi teatrali, proponendo allo stesso tempo nuove opere di autori e studiosi di primo piano. Di spessore il catalogo in costruzione, che annovera – tra gli altri – gli studi di Giovanni...

vedi anche:
  • Il teatro debutta in digitale
  • Nasce la prima impresa sostenuta dal fondo: è Cue Srl
  • Cue /kju:/
collegamenti:
  • Rai Cultura
19 lug 2013

La danza è politica

Perypezye Urbane su «S28MAG». Eugenia Casini Ropa legge La danza e l’agitprop, libro del 1988 riportato in digitale da Cue Press.

Eugenia Casini Ropa è una delle più autorevoli studiose di storia della danza in Italia. La versione digitale del suo libro La danza e l’agitprop è la lettura di questo numero di «S28mag». E l’occasione per tre domande sul rapporto tra danza e politica. E non solo. La danza e l’agitprop è uscito per la prima volta nel 1988. Perché ha scelto di pubblicare questa versione in ebook con la casa editrice solo digitale Cue Press? Mattia Visani, creatore di Cue Press, me lo ha...

vedi anche:
  • La danza e l’agitprop
collegamenti:
  • S28MAG
  • studio28.tv
23 mag 2013

Cue Press: edizioni digitali per il teatro

Leonardo Bettocchi su «Leggi la Notizia».

È nato a Imola il primo progetto italiano di editoria digitale dedicato al teatro, Cue Press. A dargli vita è stato Mattia Visani, attore diplomato al Teatro Stabile di Torino e autore teatrale pubblicato dalla prestigiosa Ubulibri di Franco Quadri, che circa un anno fa ha deciso di ‘varcare la linea’ e diventare egli stesso editore. Sabato 25 maggio, alle ore 11, sarà alla Biblioteca Comunale di Imola per presentare al pubblico la sua casa editrice; interverrà assieme a lui Gerardo...

vedi anche:
  • Cue /kju:/
collegamenti:
  • Leggi la Notizia
27 apr 2013

Teatro tecnologico

Massimo Marino sul «Corriere di Bologna».

Eccolo il primo volume di una casa editrice giovane, che punta sul futuro per rilanciare la passione per una delle arti più antiche, il teatro. La Cue Press nasce a Imola, da due laureati dell’Alma Mater, Mattia Visani, formatosi al Dams, e Stefano Tura, un master in editoria multimediale. Vogliono recuperare importanti studi storici, testi di autori italiani e stranieri, agili interventi di attualità. E per questo puntano totalmente sui formati digitali, che permettono di abbattere i costi...

vedi anche:
  • Cue /kju:/
25 mar 2013

Il teatro debutta in digitale

Antonio Stormaiuolo su «Quarta Parete». Nasce Cue Press, la prima casa editrice dedicata agli spettacoli, tutta on the web. Non solo autori del passato, ma anche tanti contemporanei.

Grazie a un’idea di Mattia Visani, autore e scrittore teatrale, nasce un nuovo spazio comunicativo per la letteratura e la critica teatrali. La casa editrice Cue Press infatti ha lanciato un progetto con lo scopo di realizzare pubblicazioni di approfondimento intorno al teatro, tutto in digitale. L’iniziativa si propone di incrementare la diffusione e la valorizzazione di importanti studi teatrali inediti o finiti fuori catalogo, attraverso edizioni in formato elettronico. L’impresa,...

vedi anche:
  • Cue Press, l’editoria digitale è un business da primo premio
  • È nata Cue Press
  • Intervista a Mattia Visani: com’è nata la Cue Press
  • Nasce la prima impresa sostenuta dal fondo: è Cue Srl
  • Cue /kju:/
collegamenti:
  • QuartaParete
21 mar 2013

Tra materiale e immateriale. L’editoria digitale applicata al teatro

Sergio Lo Gatto su «Teatro e Critica».

È un’impresa pionieristica, a oggi, quella di Cue Press, casa editrice nata, dopo più di un anno, proprio in questo mese di marzo da un’idea di Mattia Visani con lo scopo di realizzare pubblicazioni di approfondimento intorno al teatro. Sull’onda delle statistiche che leggono il 2013 come l’anno di svolta per l’editoria digitale in Italia, il progetto di Cue Press prevede l’edizione in formato elettronico di importanti studi teatrali inediti o finiti fuori catalogo proprio a causa di un...

vedi anche:
  • Cue /kju:/
collegamenti:
  • Teatro e Critica
08 feb 2013

Cue Press, edizioni digitali verso un libro multimediale

Lorenzo Donati su «Altre Velocità».

Una casa editrice interamente digitale con un catalogo specialistico nel campo del teatro. Sembra fondarsi su una doppia scommessa il progetto Cue Press: da una parte cavalca le tendenze di espansione del mercato editoriale digitale, dall’altro pare voler invertire la rotta di un settore che sul mercato editoriale sostanzialmente non esiste. Nel guardare con estrema attenzione al tentativo, confidando nella sua riuscita, ne abbiamo parlato con l’ideatore e direttore editoriale Mattia Visani....

vedi anche:
  • Cue /kju:/
08 gen 2013

Cue Press, l’editoria teatrale diventa digitale guardando più al futuro che al presente

Diego Vincenti su «Hystrio».

La nicchia della nicchia, ovvero: l’editoria teatrale veicolata in digitale. Più futuro che presente, almeno per il momento. Ma è proprio in quest’ottica che si muove chi insegue un’idea, l’impresa. A volte chi riesce ad anticipare i tempi. Si veda Cue Press, progetto in fasce che attende il debutto ufficiale a primavera del prossimo anno. Iniziativa progettata da Mattia Visani, con il contributo di Stefano Tura, attore il primo, agente letterario il secondo, entrambi formatisi...

vedi anche:
  • Cue /kju:/
13 dic 2012

Bookcity Milano 2012. Cue riceve il Premio Innovazione e Cultura

Cue Press vince, con voto unanime della giuria, il Premio Innovazione e Cultura. Il premio è promosso da Bookcity Milano 2012.

vedi anche:
  • Premi
10 dic 2012

Cue Press, teatro online

Tatiana Tommasetta sul «Corriere di Romagna».

Mattia, che cos’è la Cue Press e da dove nasce l’idea? Cue Press rappresenta, sul mercato italiano, la prima casa editrice di argomento teatrale a operare principalmente nell’ambito del digitale. Il cartaceo sarà ‘rispolverato’ per alcuni materiali di eccellenza e laddove ci siano le condizioni per garantire la qualità del manufatto. L’idea è nata osservando lo stato di crisi in cui versa l’editoria teatrale italiana: problemi di liquidità, difficoltà distributive… Abbiamo...

vedi anche:
  • Cue /kju:/
06 dic 2012

Cue Press, nei libri digitali i tesori da (ri)scoprire

Mara Pitari su «Il Resto del Carlino».

L’editoria teatrale debutta in formato digitale e rivoluziona il mercato del libro specialistico. È l’innovativo progetto di Mattia Visani e Stefano Tura, due giovani imolesi formatisi all’Alma Mater che hanno trasformato la propria passione per il teatro in una rivoluzione del settore, dando vita alla prima casa editrice di libri di argomento teatrale prodotti in formato elettronico. Si chiama Cue Press, è in cantiere dalla scorsa primavera e, accolta con entusiasmo da università ed enti...

vedi anche:
  • Cue /kju:/
30 set 2012

Il progetto Cue Press

Mattia Visani su «Stratagemmi».

Cue Press è un nuovo progetto di casa editrice di libri di teatro che opererà principalmente in digitale. Sarà online a marzo 2013, in occasione delle celebrazioni del 30^ anniversario della morte di Ludovico Zorzi, di cui pubblicherà l’opera più importante II teatro e la città . Il progetto editoriale si muoverà successivamente su un doppio binario: recupero di opere di difficile reperibilità o non più disponibili sul mercato e nuove proposte di autori e studiosi di primo piano. È...

vedi anche:
  • Cue /kju:/
collegamenti:
  • Stratagemmi
18 set 2012

Palcoscenico digitale

Massimo Marino sul «Corriere di Bologna».

Il futuro del libro è nell’editoria digitale. Ne sono certi Mattia Visani e Stefano Tura, due imolesi poco più che trentenni formatisi entrambi all’Alma Mater. Hanno appena fondato la Cue Press, una casa editrice teatrale che si affida ai supporti elettronici. I primi contratti saranno firmati agli inizi di ottobre e le pubblicazioni vedranno la luce intorno al nuovo anno. Ma da mesi i due stanno sondando con notevole attivismo le possibilità dell’impresa, contattando studiosi e artisti per...

vedi anche:
  • Cue /kju:/

Cue S.r.l. © 2019
via Selice 84a, 40026 Imola (BO)
tel +39 3332248590 | info@cuepress.com
p. iva 03491911206
condizioni di acquisto | informativa privacy

designed by Chialab with BEdita

Logo Cue press
Hai già un account?
Logo Cue press
Non hai un account?