«Il difficile ruolo di 'figlio di papà'. Anche in inglese il rapporto fra i Pirandello», di Gabriella Congiu (La Sicilia)

Gabriella Congiu, «La Sicilia», 17 giugno 2022

Stefano e Luigi. I carteggi con il famoso padre nel volume All you need is a father.

Ci sono scritti che risuonano come un dialogo mai avviato, un complesso insieme di relazioni che riguardano le infinite realtà, i tanti rimpianti, le parole mai dette di una dialettica sospesa. Luigi Pirandello e Stefano, il figlio, ovvero Stefano Pirandello, il figlio paterno, come il titolo del saggio di Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla in cui i due studiosi ricompongono la drammaticità del rapporto familiare.

Lo scritto apre la pubblicazione del testo di Stefano Pirandello Un padre ci vuole (Cue Press) interamente giocato sull’inversione dei rapporti fra un padre, Ferruccio, e un figlio, Oreste, un legame conflittuale e indissolubile tale «da rendere volutamente fallimentare qualunque tentativo di fuga», come avvertono i curatori. Il volume è stato presentato alla Fondazione Verga nella versione inglese (All you need is a father con traduzione di Enza De Francisci e Susan Bassnett).

Della preziosa operazione di circolazione plurilingue dei due studiosi siciliani, ha parlato il prof. Antonio Di Silvestro ricordando il recupero storico e filologico dei Pirandello condotto da Sarah ed Enzo Zappulla.

La prof. Zappulla Muscarà si è quindi soffermata sul personaggio di Stefano scrittore e drammaturgo, del tutto autonomo pur nella similarità tematica che lo accosta al padre. Una vita dolente e travagliata quella di Stefano, titolare di un dramma destinato a ricomporsi soltanto negli anni.

La studiosa ha innanzitutto posto l’attenzione sulla necessità di rispondere alla curiosità che all’estero si registra intorno ai nomi dei due Pirandello.

Già tradotti in più lingue, i testi, per mantenere inalterato il sapore corretto della vis espressiva, necessitano di una traduzione che superi lo steccato del bello-brutto, infedele-fedele, operando piuttosto nel mantenimento della ratio testuale.

«Quella in inglese - ha sottolineato Sarah Zappulla Muscarà - è una traduzione bellissima per la quale le due traduttrici hanno impiegato accuratezza linguistica e storica inserendosi in una linea traduttiva che restituisca al testo la sua essenza».

Enza De Francisci (Università di Glasgow) ha fatto il punto sulla complessa operazione di traduzione condotta con Susan Bassnet parlando dei canali di attualizzazione filologica, della declinazione del rapporto dimidiato padre/figlio, del recupero di nessi storici e linguistici magari desueti.

«Un lavoro egregio, un modello di come oggi si dovrebbe fare una traduzione», ha sottolineato Enzo Zappulla, presidente dell’Istituto di Storia dello spettacolo siciliano. A chiusura dell’incontro, Agostino Zumbo ha letto dei brani del saggio.