I maestri di domani in viaggio verso il futuro

Renata Savo, «Hystrio», aprile-giugno 2019.

Indimenticabile, per chi lo ha vissuto, il corposo progetto Futuri Maestri del Teatro dell'Argine, che racchiudeva l’«epica, folle e utopica» (citando A. Pa­olucci) impresa, durata due anni dello spettacolo omoni­mo che ha ospitato tra il 3 e il 10 giugno 2017 all’Arena del Sole di Bologna mille bambini, bambine, adolescenti, e un ‘maestro del nostro tempo’ diverso ogni sera.

Sarebbe riduttivo definire questo volume un semplice ‘copione’, sia per l’irriproducibilità della performance – consape­volezza che dall’inizio ha affiancato la coraggiosa e osti­nata compagnia di San Lazzaro di Savena (Bo) – sia per la copiosità delle didascalie che accompagnano scene e battute dei giovani attori.

Come una sorta di guida dantesca nel viaggio che passa attraverso un Inferno metaforico, paesaggio realmente presente tra quelli evocati, la voce onnisciente delle didascalie narra i sim­boli nello spazio, i movimenti dei servi di scena e degli attori, alla ricerca di un luogo in cui essere liberi di esprimersi e incontrare gli adulti che potrebbero esse­re i loro maestri, per tramandare a loro volta, ai ‘futuri maestri’ del domani, l’immagine di un mondo migliore.

La pubblicazione comprende le Nove lettere ai viaggia­tori dei maestri partecipanti (Simonetta Agnello Horn­by, Paola Caridi, Ignazio De Francisci, Alessandro Frigio­la, Giuseppe La Rosa, Loredana Lipperini, Yusra Mardini, Alessandra Morelli, Francesco Piccolo) e gli interventi di Nicola Bonazzi, di Andrea Paolucci – che con Vincenzo Picone e Mattia De Luca hanno coordinato il progetto drammaturgico – e degli studiosi Gerardo Guccini e Fe­derica Zanetti. 

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