Il progetto Cue Press

Mattia Visani, «Stratagemmi».

Cue Press è un nuovo progetto di casa editrice di libri di teatro che opererà principalmente in digitale. Sarà online a marzo 2013, in occasione delle celebrazioni del 30^ anniversario della morte di Ludovico Zorzi, di cui pubblicherà l’opera più importante II teatro e la città. Il progetto editoriale si muoverà successivamente su un doppio binario: recupero di opere di difficile reperibilità o non più disponibili sul mercato e nuove proposte di autori e studiosi di primo piano.

È assodato ormai che l’editoria teatrale italiana sia in profonda crisi: problemi di liquidità, difficoltà distributive e, colpo di grazia, l’entrata in liquidazione di Ubulibri. Mi sento quasi in imbarazzo nel riflettere, insieme ai miei colleghi, sul problema del costo della carta, dal momento che il nostro progetto editoriale nasce su presupposti tesi a eluderli, o superarli. Il problema investe in modo fondamentale il mondo dell’editoria, dalla stampa alla distribuzione, dal deposito alla vendita. Tuttavia la questione, per quanto pregnante, non è così strettamente legata al problema dei contenuti e alla prassi, come invece si vuole far credere. Questo vale tanto in ambito editoriale quanto, trovato il giusto corrispettivo, in altri ambiti della produzione e della conoscenza. Se si vedono pessimi spettacoli, infatti, non è certo colpa della mancanza di denaro, oppure (questo potrebbe essere il corrispettivo) di spazi teatrali. L’Alighieri non recita Amleto e di teatri ce n’è uno per parrocchia. Quello che dovrebbe essere difeso con le unghie e con i denti è la qualità della carta, principio che instaura invece una dinamica elettiva: pochi ma buoni. Detto questo, noi siamo passati al digitale.

Cue Press rappresenta, sul mercato italiano, la prima casa editrice di argomento teatrale a operare principalmente nell’ambito del digitale. Il cartaceo sarà ‘rispolverato’ per alcuni materiali di eccellenza. L’idea è quella di sfruttare l’agilità e i minori costi garantiti dal digitale per strutturare un progetto di casa editrice e network teatrale: andare a recuperare in ebook titoli non più disponibili sul mercato (testi di studio ma anche opere drammaturgiche) e creare una comunità, un magazine che ravvivi il dibattito all’interno del mondo teatrale. Oltre alla digitalizzazione di testi non più facilmente reperibili, c’è l’idea di una collana di testi brevi e di argomento specifico, che sarà venduta a prezzi molto bassi; un formato che sta avendo grande successo nell’ambito del digitale. Pubblicheremo saggi di studiosi del calibro di: Casini Ropa, De Marinis, Drumbl, Guccini, Mango, Marotti, Molinari, Ruffini, Savarese, Taviani; le opere di maestri scomparsi come Cruciani, Meldolesi, Zorzi; i testi di autori della scena come Martinelli, Scaldati, Bucci e Sgrosso, Vetrano e Randisi. Parte del lavoro sarà dedicato alla traduzione dei documenti e alla loro distribuzione sul mercato estero, operazione che il digitale permette di affrontare con maggiore facilità rispetto al passato. Superato il problema della carta, speriamo di trovarci ad avere a che fare con i problemi del nostro paese.

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