Homicide House

Indebitato per problemi di lavoro, un uomo finisce vittima di un gioco al massacro riservato a facoltosi in cerca di emozioni forti.

Un gioco che non lascia scampo e che affida all’uomo il compito di spiegare al mondo, con ipocrisia e falsità, una storia troppo complicata.

Testo vincitore del decimo Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli, edizione 2013, con la seguente motivazione: «Sinistra e infantile parabola sugli incerti confini tra il vero e il falso, testo introspettivo dal piglio ironico-favolistico (favole macabre senza lieto fine, per intendersi), Homicide House è un coraggioso tentativo di scrittura drammaturgica ‘verticale’, in grado di farsi carico di una matrice teoretica/concettuale che mette in atto una ‘morbida’ elusione del tragico.

Se il dilemma attorno a cui ruota il dipanarsi della storia appartiene di diritto alla normalità prosaica (in sintesi, si può mentire a fin di bene o, al limite, nel nome del male minore?), i personaggi dimostrano di essere istanze filosofiche, portatori di una determinata poetica del pensiero, prima ancora che entità finzionali: non è un caso se Uomo, che nasconde alla donna amata il vizio di indebitarsi per il puro piacere di farlo, dovrà condurre i suoi equivoci commerci con loschi figuri quali Camicia a Pois e Tacchi a Spillo, riuscendo a salvare la pelle senza alcuno sforzo pratico ma con un puntuale esercizio della parola.

La casa degli omicidi è un meccanismo di sevizie psicologiche che ferisce e uccide con il ragionamento piuttosto che con le sole armi di tortura.

Un’idea originale alla base della scrittura e un linguaggio disinvolto e agile nell’alternare isolati e funzionali monologhi a fulminanti e accesi dialoghi fanno del testo un riuscito e promettente esperimento».

Prefazione di Fausto Paravidino.

Emanuele Aldrovandi

È nato a Reggio Emilia nel 1985; dopo la laurea in Lettere e Filosofia si è formato come autore alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.

Affianca al lavoro di autore anche quello di dramaturg e insegnante di scrittura teatrale.

Ha scritto vari testi e adattamenti, ricevendo alcuni dei più importanti riconoscimenti per la nuova drammaturgia, fra cui il Premio Hystrio Scritture di Scena 2015 con Farfalle, il Premio Riccione Tondelli 2013 con Homicide House, il Premio Fersen 2013 con Il generale e il Premio Pirandello 2012 con Felicità.

Lavora da anni con il Centro Teatrale MaMiMò e collabora con altri artisti e compagnie.

Nel 2015 ha vinto il Premio Mario Giusti del Teatro Stabile di Catania, è stato selezionato dal bando Racconti di Guerra e di Pace del Teatro Stabile del Veneto, ha partecipato al Festival Piigs 2015 di Barcellona e con Scusate se non siamo morti in mare è stato finalista al Premio Scenario e al Premio Riccione.

Nel 2016 ha vinto il Mario Fratti Award e ha iniziato a collaborare con Ert – Emilia Romagna Teatro.