Prigionia di Alekos

Oggi occorre interrogarsi sul senso del teatro, sul ruolo sperduto del drammaturgo, sull’esercizio dello scrivere, mentre sembra indebolirsi l’idea di teatro come luogo della coscienza e della riflessione.

Prigionia di Alekos tenta di dare una risposta ad alcune di queste domande attraversando il mito moderno di Alexandros Panagulis, l’uomo che sconfisse la dittatura dei colonnelli nella Grecia degli anni Settanta con la forza della poesia e della creatività.

Il racconto di Alekos ci permette di indagare i valori profondi e fondativi dell’esistenza umana, di scoprire la poesia come forza vitale e come espressione primordiale di libertà e consapevolezza.

In Prigionia di Alekos è l’immaginario di Panagulis a venir messo in scena.

Il suo potente mondo interiore contrapposto a una realtà fatta di tortura e privazione.

La sua volontà poetica e la sua vocazione narrativa e teatrale contro l’incubo e l’umiliazione.

Accanto ad Alekos avranno spazio Dalì, uomo/scarafaggio e amico fidato, un Vecchio Cieco, un moderno e deluso Tiresia, e i carcerieri fino a Caronte per la catabasi dell’eroe.

Prefazione di Edoardo Erba.

Sergio Casesi

È un autore teatrale e musicista milanese.

Trombettista premiato a livello internazionale, è prima tromba dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano.

Come drammaturgo ha ricevuto numerosi riconoscimenti fra cui il Premio per la nuova drammaturgia per Prigionia di Alekos (edito da Cue Press nel 2018), il Premio Cendic per #AnAmericanDream, il Premio Carlo Annoni per Zeus in Texas, il Premio Parole d’Arte per La sposa del vento.

Ha collaborato come tutor di drammaturgia con la Biennale di Venezia dal 2016 al 2019, Biennale College.

Il celebre drammaturgo e regista Edoardo Erba ha definito la scrittura di Casesi «estremamente intrigante, audace e dallo stile innovativo. L’originalità delle sue storie, l’unicità dei personaggi e la velocità del dialogo sono le sue migliori caratteristiche».