Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot

Nel 1975, a ventidue anni dalla prima assoluta parigina di En attendant Godot, Samuel Beckett ritorna sul testo che lo ha reso famoso, per realizzare una sua regia in lingua tedesca, allo Schiller Theater di Berlino.

Con oltre un ventennio di esperienza alle spalle, Beckett decide di «dare forma alla confusione» del testo originale.

Inizia una profonda revisione drammaturgica e un percorso registico, minuziosamente documentati nel testo riveduto e nel quaderno di regia, qui tradotti e pubblicati per la prima volta in Italia.

Ne emerge il quadro di un processo creativo intensissimo, in cui il sapere e l’istinto di teatrante puro di Beckett producono, da una parte, una drammaturgia visiva potente e coerente e, dall'altra, una versione di Aspettando Godot qualitativamente diversa dall’originale francese.

Il quaderno di regia è integralmente riprodotto in copia anastatica all’interno del volume.

Edizione critica di James Knowlson e Dougald MacMillan

A cura di Luca Scarlini

Samuel Beckett

(1906-89) Scrittore, traduttore, drammaturgo e poeta in lingua francese e inglese.

Fu amico e allievo di James Joyce.

Insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1969, è una figura rivoluzionaria del teatro e del pensiero europeo del ventesimo secolo.

La sua vasta produzione include La Trilogia – Molloy, Malone muore, L’innominabile (1951-53); opere teatrali come Aspettando Godot (1952), Finale di partita (1957), Non io (1972), L’ultimo nastro di Krapp (1958), Giorni felici (1963); opere radiofoniche come Ceneri (1958) e Cascando (1961); opere televisive come Eh Joe (1966) e Quad I+II (1981); per il cinema, realizza la sceneggiatura di Film (1965) con Buster Keaton.