Savinio e lo spettacolo

Attraverso le lettere e altri documenti viene ricostruito un profilo della vita artistica di Savinio.

Al periodo antecedente la prima guerra mondiale risale lo stretto sodalizio con Apollinaire, un’affinità elettiva che segnerà da un capo all’altro tutta la sua opera e in generale la sua posizione nei confronti delle avanguardie.

Nel secondo dopoguerra si concentra la gran parte della sua attività teatrale: per lui, come per altri, il teatro è la scoperta di un terreno di incontro civile e di dibattito.

Savinio vi si dedica fino alla morte sia come autore sia come scenografo e regista.

Alessandro Tinterri

Nato a Genova nel 1953, si laurea in Lettere nel febbraio 1978 presso l’Università di Genova con una tesi di Storia del Teatro e dello Spettacolo.

Tra il 1975 e il 1978 lavora al Teatro Stabile di Genova e, dal 1978 al 2004, al Museo Biblioteca dell’Attore, dove dirigeva il settore Biblioteca.

Dal 1979 al 1990 fa parte del comitato di redazione della rivista «Teatro Archivio».

Dal 1983 collabora come Special Advisor all’International Bibliography of Theatre.

Dal 1989 al 2002 è stato iscritto all’Albo dei Giornalisti ed ha collaborato con giornali e riviste («Il Secolo XIX», «la Repubblica», «Lettera dall’Italia», «L’Indice», «l’Unità», «Diario», «Bellitalia», «Film D.O.C.») e con i programmi culturali della terza rete radiofonica della Rai.

Negli anni accademici 1987-88 e 1991-92 è stato professore di Storia del Teatro presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’istituto Universitario Orientale di Napoli.

Nell’anno accademico 1994-95 è stato professore a contratto presso l’insegnamento di Letteratura Teatrale Italiana della Facoltà di Lettere dell’Università di Genova.

Dal 1999, prima a contratto e dal 2005 come professore associato, insegna Storia del Teatro e dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia.