Jean Epstein
Nato a Varsavia nel 1897, è uno dei maggiori registi e teorici dell’avanguardia cinematografica francese.
Di formazione scientifica – con studi in matematica e medicina – in seguito alla collaborazione con Abel Gance per il film La Roue (1923), Epstein intraprende la carriera registica, innervata di una forte tensione sperimentale.
Opere come Cœur fidèle (1923), La Glace à trois faces (1927) e La Chute de la maison Usher (1928) testimoniano un uso innovativo delle tecniche filmiche – ralenti, sovrimpressioni, primi piani – mirate a una resa lirica e soggettiva del tempo e della percezione.
In parallelo, Epstein sviluppa una originale riflessione sul cinema, espressa in testi fondamentali quali Bonjour cinéma (1921) e Le Cinématographe vu de l’Etna (1926).
Scomparso a Parigi nel 1953, con i suoi scritti e film Epstein ha lasciato una traccia profonda nella storia del cinema del Novecento.


