Woody Allen su Woody Allen

Incalzato dalle domande di Stig Björkman, fra i più prestigiosi critici cinematografici europei, Woody Allen ripercorre le tappe principali di una fulgida carriera registica.

Un’analisi che approfondisce non soltanto il lavoro sul set e il dietro le quinte di tanti capolavori tra cui Manhattan, Io e Annie, Crimini e misfatti e Match point ma che riesce a far emergere anche altri aspetti più o meno nascosti al grande pubblico (la passione per il Jazz e per il cinema di Bergman), fondamentali per comprendere il processo creativo di Woody Allen, un artista autentico «che pretende molto da se stesso e che rifiuta di scendere a compromessi per quanto riguarda la sua arte e le sue idee».

Woody Allen

(1935) Tra i più importanti registi del cinema d'autore americano dagli anni Settanta a oggi, ha saputo, tramite le sue pellicole, costruire per il grande schermo personaggi e vicende immortali, in un linguaggio in grado di distillare costantemente ironia, vis comica e riflessione tragica, secondo un equilibrio unico tra efficacia e qualità della scrittura e resa cinematografica.

Stig Björkman

(1938) Regista, scrittore e critico cinematografico.

Ha diretto diversi lungometraggi (il suo documentario Io sono Ingrid del 2015 è stato proiettato al Cannes Film Festival) ed è autore di importanti libri-intervista tra cui quello su Ingmar Bergman (Bergman on Bergman: Interviews with Ingmar Bergman, 1970) e Lars von Trier (Lars von Trier. Il cinema come Dogma, 2001).