Jean epstein scritti sul cinema cover

Scritti sul cinema

Pensieri, affetti, metamorfosi

A cura di
Giovanni Maria Rossi
Nato a Firenze, ha studiato Lettere Moderne e Storia. Giornalista pubblicista e saggista, dagli anni Settanta è critico cinematografico (iscritto al Sncci) per quotidiani e riviste specializzate. Ha diretto cineclub,…
Chiara Tognolotti
Svolge un dottorato di ricerca ed è professoressa associata presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa.  Studia il cinema francese del periodo muto e classico…
Laura Vichi
È ricercatrice affiliata al Laboratoire Récits Cultures Et Sociétés dell’Université Côte d’Azur (Lirces) e dirige L’Usine Aux Images (L’Uai) per la diffusione di una cultura cinematografica. Già autrice di Jean…
Traduzione di Giovanni Maria Rossi, Chiara Tognolotti e Laura Vichi

Contributi di Laura Vichi, Chiara Tognolotti

Collana I grandi

Lingua Italiano

Il libro

Gli scritti di Jean Epstein sono tra i più eclettici, provocatori e poetici della teoria del cinema.

Attraverso un florilegio di testi, di cui alcuni inediti in italiano, questo libro traccia la cartografia proteiforme del pensiero del cineasta.

Da La poesia di oggi. Un nuovo stato dell’intelligenza (1921) a Buongiorno cinema (1921) e passando per Il cinematografo visto dall’Etna (1926) oltre che per una serie di articoli, il concetto di fotogenia si delinea come elemento centrale della riflessione epsteiniana, ponendosi come criterio essenziale di una ridefinizione continua e sfaccettata dell’idea di cinema.

Il pensiero sul film trova una eco più schiettamente filosofica in Ganimede, che pur non parlando della settima arte giunge ad esaltare i caratteri epidermici e corporei della fotogenia.

Così, se in L’intelligenza di una macchina Epstein pone la questione della cultura visuale, che diviene poi centrale in Il cinema del diavolo, quest’ultima trova un ancoraggio nel corpo di chi guarda il film, aggiungendo alla sua riflessione anche una connotazione sociologica, evidente in Alcol e cinema.

Jean Epstein apre questioni profonde che innerveranno il pensiero sul film degli anni a venire: la relazione tra cinema e filosofia, la centralità di affetti e sensazioni nel processo conoscitivo, la corporeità della visione del film, oltre al rapporto tra fisiologia, empatia e spettatorialità esplorato in tempi recenti dalle neuroscienze.

  • Carta
  • Isbn 9788855104104
  • Pagine 608
  • Copertina flessibile, 300 gr, patinata opaca
  • Anno 2025
  • Rilegatura brossura filo refe
  • Immagini 36
  • Dimensioni 297 x 210 mm
  • Carta usomano 90 gr
  • Stato editoriale Disponibile
54.99 €
  • Digitale
  • Stato editoriale Coming soon

Jean Epstein

Nato a Varsavia nel 1897, è uno dei maggiori registi e teorici dell’avanguardia cinematografica francese. Di formazione scientifica – con studi in matematica e medicina – in seguito alla collaborazione con Abel Gance per il film La Roue (1923), Epstein intraprende la carriera registica, innervata di una forte tensione sperimentale. Opere come Cœur fidèle (1923),…

Epstein jean