Teatro

E non ci separeremo mai
Qualcuno verrà
Il nome

Il volume raccoglie i primi lavori di Jon Fosse, autore tra i più importanti e influenti del teatro contemporaneo.

Già in questi scritti vengono tuttavia rivelati gli elementi fondanti della poetica del drammaturgo norvegese: una scrittura secca e affilata, in cui il ritmo serrato, fatto di non-punteggiatura e intonazioni volutamente ambigue delle battute, contraddistingue la parabola esistenziale di personaggi isolati, in continua ricerca del proprio Io e di una redenzione nel difficile legame con l’Altro.

A cura di Vanda Monaco Werstenthal

Jon Fosse

Nato nel 1959 a Haugesund, Norvegia.

È scrittore e drammaturgo.

Le sue opere sono tradotte in più di quaranta lingue.

Scrive romanzi, racconti, poesie e opere per il teatro.

Vincitore di numerosissimi premi e riconoscimenti in patria (per un certo periodo gli è stato concesso di risiedere nella residenza reale di Grotten, al centro di Oslo, per meriti letterari), nel 2003 gli viene conferito il Cavalierato in Francia, e nel 2010 vince il Premio Ibsen per il Teatro.

Secondo il «Daily Telegraph», Jon Fosse merita di figurare tra i cento geni viventi in tutto il mondo.

È, inoltre, indicato come uno dei papabili all’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura.

Autore di romanzi, racconti, saggi e favole per bambini, tra le sue pièces si ricordano: Inverno, Qualcuno arriverà, Il nome, Sogno d’autunno, E la notte canta, La ragazza sul divano.

Tra i romanzi, sono apparsi in Italia Melancholia e Gli insonni, editi entrambi da Fandango Libri.

La sua drammaturgia è caratterizzata da una lingua di straordinario nitore e da un lessico scarno e minimale; una scrittura ritmica basata su ripetizioni e variazioni di estrema precisione, in cui la trama è spesso quasi assente e dominano le relazioni tra i personaggi, i silenzi e le pause.