Il libro
In questo secondo volume teatrale, Juan Mayorga invita il lettore in quattro mondi diversi e complementari, uniti dalla sua inconfondibile capacità di interrogare il reale attraverso l’immaginazione.
La lingua in pezzi reinventa il confronto tra Teresa d’Avila e il suo inquisitore, trasformandolo in un duello spirituale e politico.
Ne Il critico, il teatro diventa specchio impietoso del giudizio e del desiderio di essere visti; Reykjavík costruisce un thriller mentale sulle ossessioni della memoria; Il Golem rilegge il mito come riflessione sul potere delle parole e la responsabilità dello sguardo.
Quattro testi che rivelano ancora una volta lo straordinario talento di un autore capace di unire intelligenza, ironia e profondità etica.
Un teatro di idee e di emozioni, che interroga il presente con rara precisione poetica.






















