Il libro
Progetto drammaturgico dedicato a Ludovico Corrao, politico, giurista (avvocato difensore di Franca Viola, la prima donna a opporsi alla pratica legale del matrimonio riparatore), ma anche fondatore e animatore delle Orestiadi di Gibellina, Futuro poetico siciliano, commissionato all’autrice dallo stesso Corrao alcuni mesi prima della sua tragica scomparsa nel 2011, trasforma le macerie di una Sicilia oltre la storia nella ʻFossa di Icaroʼ, centro di gravità e di caduta di sognatori e avventurieri del ʻvoloʼ.
Nel testo ʻa venireʼ, aperto a un ipotetico futuro poetico, trova posto un covo teatrale a strati, mediterraneo, che chiama in causa la Sicilia, isola drammaturgica per antonomasia.
Ne deriva una scrittura-passeur, trasportatrice di figure dell’immaginario collettivo, non-personaggi, che per sopravvivere si fanno mitiche: Maria unʼAntigone popolare, Tina una Danaide o la Franca Viola di Alcamo.